Il Mosaico - Anno 2004

Data:

01 dicembre 2004

Notiziario a cura dell'Amministrazione Comunale di Malegno per l'anno 2004

Puliamo il mondo... per vivere meglio

Si è svolta anche a Malegno venerdì 24 e sabato 25 settembre “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa di volontariato ambientale promossa in Italia da Legambiente e tenutosi in contemporanea in molti paesi del mondo. 

Grazie al lavoro dei gruppi Alpini e Protezione Civile di Malegno e di altri volontari è stato possibile riqualificare l’area del Santel de L’Ora. Come molti sapranno la primavera scorsa il Santel era stato oggetto dell’attenzione di qualche vandalo, che aveva imbrattato i muri, divelto le panchine e sporcato i prati e i boschi della zona con rifiuti di ogni tipo. 

Oltre al lavoro di pulizia (il Pick-Up della Protezione Civile alla fine era stracarico di rifiuti) si è proceduto al riposizionamento di panchine e tavolo e alla manutenzione della staccionata in legno. 

L’obiettivo principale era però sancire la ripresa di possesso del luogo da parte della comunità di Malegno che l’ha a cuore e non intende cederlo ad individui incivili. 

Significativo a tal proposito è stato il coinvolgimento delle scuole di Malegno: per tutti i ragazzi c’è stata la visita in classe da parte del dott. Sandrinelli (rappresentante di Legambiente) che ha parlato del tema della raccolta dei rifiuti e poi una molto apprezzata uscita al Santel de L’Ora per apprenderne la storia dalle parole del prof. Inversini e per una allegra colazione all’aperto. 

Per il futuro occorrerà lavorare affinchè gli episodi di vandalismo e inciviltà cui si è assistito non si ripetano, per questo occorrerà vigilare (compito che non spetta solo ai vigili ma ad ogni cittadino) ma soprattutto occorrerà investire nell’educazione e nella crescita culturale di ognuno di noi.

De Gustibus

Un grande successo per il paese e i suoi cittadini

Neanche il brutto tempo ce l’ha fatta a rovinare la fiera che i malegnesi si aspettavano a luglio, che aveva già dato buoni risultati nelle precedenti edizioni ma che quest’anno si è ulteriormente arricchita e caratterizzata. Così la festa si è sdoppiata e le canzoni dialettali del compositore e suonatore bergamasco Luciano Ravasio hanno allietato la serata del 24 luglio presso la Palestra comunale, mentre le degustazioni vere e proprie (gli “assaggi”) si sono svolte nel centro storico nella serata del 31 luglio. “Dos gustibus melios che uan” suona la strampalata battuta di una riuscita reclame e così è stato anche per noi.

Quindici produttori vinicoli, tredici produttori di formaggi, facaccie, dolci, salumeria, pane, torte, miele, erbe officinali, gelati, pizza, tutti di produzione locale hanno attirato e tenuto per ore e ore centinaia di malegnesi e forestieri nelle vie del centro storico insieme agli/ alle espositori/espositrici di merletti, farfalle, ricami, ceramiche, dipinti, intarsi lignei, lavorazioni artigianali di vario genere, alla cagiada e alla battitura del ferro realizzate sul posto. 

Speriamo di non aver dimenticato nessuno e se lo abbiamo fatto ce ne scusiamo, ma gli espositori erano così tanti che ci è impossibile ricordarli tutti in questo breve articolo. Un grazie particolare a tutti per l’ottima riuscita della manifestazione e un arrivederci a quella dell’anno prossimo. 

L’Amministrazione Comunale

Via Bonettini torna a risplendere

Resta il “neo” della nuova fontana

In occasione della festa degli assaggi (denominata quest’anno “De Gustibus”) i malegnesi e i non malegnesi hanno avuto modo di apprezzare la nuova veste di Via Bonettini e degli edifici che la contornano .

Si è trattato di una gara contro il tempo (complice anche il forzato rinvio di una settimana, causato dal maltempo) in quanto i lavori di pavimentazione hanno richiesto ancora qualche ritocco; alla fine però si è potuto fruire anche di questa antica contrada un tempo intensamente popolata e poi ingiustamente relegata per anni e anni in uno stato di semi-abbandono. 

Ora che gli edifici della via sono pressoché tutti ristrutturati e di apprezzabile fattura resta solo il neo della nuova fontana in granito, oggetto di commenti non propriamente lusinghieri, sia per le sue dimensioni che per la difficoltà di attingervi l’acqua che per il suo costo decisamente elevato. 

A tale proposito, anche al fine di fugare ogni illazione, si precisa che la detta fontana è costata € 7.458,00

Alcune precisazioni sulla questione del centro diurno integrato

Il giorno 26.8.2003 la Giunta Comunale approvava il progetto esecutivo per la realizzazione del centro diurno integrato prevedendo la sopraelevazione del centro diurno anziani. 

La spesa prevista era di € 385.000,00 da finanziarsi per € 115.500,00 con avanzo presunto e per € 269.000,00 con contributo regionale. 

Con successiva variazione di bilancio veniva stabilito che i 115.500,00 € a carico del Comune dovessero essere finanziati con mutuo. 

In data 28.6.2004 è stata comunicata l’assegnazione di contributo regionale per € 46.440,23 con richiesta di confermare rapidamente la volontà di utilizzare i fondi. 

La ulteriore quota a carico del Comune sarebbe stata quindi di € 223.059,77 per un totale di € 338.559,77.

Contrarre un mutuo di tale cifra avrebbe comportato per le casse comunali una spesa di rimborso annua (quota capitale + interessi) di € 26.594,77 (questo per vent’anni). 

Va aggiunto che al momento stiamo pagando per mutui precedentemente contratti € 253.202,00 all’anno. 

In questa situazione con la previsione di una possibile ulteriore riduzione dei trasferimenti statali, e con la volontà dell’amministrazione di non aumentare le entrate tributarie (tasse), si è ritenuto di non procedere, e ci si è riservati la possibilità di ripresentare la domanda di finanziamento per il futuro utilizzando il medesimo progetto. 

Nel frattempo si stanno valutando anche soluzioni diverse da quella della sopraelevazione dell’attuale centro anziani. 

La Giunta

Chiarezza sulle indennità di funzione

Per eliminare ogni possibile confusione riportiamo nel seguente specchietto le indennità percepite dai nuovi amministratori e quelle percepite da quelli precedenti: 

A) Nuova indennità mensile per gli amministratori dal 14.6.2004 (al lordo ritenute Irpef) 

Sindaco euro 650,00 

Vicesindaco euro 97,50 

Assessore euro 97,50 (intera) 

Assessore euro 97,50 (intera) 

Assessore euro 48,75 (ridotta 50% in quanto lav. dip.) 

Totale mensile euro 991,25 Totale annuo euro 11.895,00

B) Indennità percepite dai precedenti amministratori (alla cessazione dell’incarico) 

Sindaco euro 1.446,08 (massimo applicabile) 

Vicesindaco euro 289,21 

Assessore euro 216,92 (intera) 

Assessore euro 216,92 (intera) 

Assessore euro 108,45 (ridotta 50% in quanto lav. dip.) 

Totale mensile euro 2.277,58 Totale annuo euro 27.330,96 

I dati sono stati forniti dal Responsabile del Servizio di Ragioneria del Comune di Malegno.

Acquedotto comunale: c’è chi dice no!

Tra le cose di cui la nuova amministrazione comunale si è trovata ad occuparsi c’è la vertenza con l’Enel sull’utilizzo delle acque della sorgente di S. Cristina, in Comune di Lozio. La causa pende dal 2002 davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (Roma) ma è stata una sorpresa scoprirne l’esistenza. L’Enel ha chiesto l’annullamento del decreto regionale del 14/11/2001 che riconosce al Comune di Malegno la facoltà di derivare per trent’anni 30 litri al secondo di acqua ad uso potabile ed idroelettrico dietro pagamento di un canone annuo complessivo di €. 2.572,991 , facendo ventilare addirittura la possibilità di richiedere al nostro Comune una “compensazione” per una asserita diminuzione di produzione idroelettrica nelle centrali del Lanico. 

Fa una certa impressione vedere un’azienda dell’importanza e delle dimensioni dell’Enel prendersela con una piccola comunità locale e negarle il “diritto” di attingere ad una sorgente che da decenni disseta i residenti, assicurando loro un’acqua buona e non inquinata, a differenza di quella precedentemente captata in località Onera, (meglio nota come località “Camerata”). L’Enel pretenderebbe che i malegnesi le pagassero un indennizzo commisurato al controvalore dei Kilowatt “persi” e cioè di pagarle l’acqua potabile come energia elettrica. Si tratta di una evidente forzatura che non tiene in alcun conto i bisogni idrici delle comunità locali e l’opportunità del contemperamento dei differenti e molteplici usi della risorsa acqua. 

A onor del vero va detto che l’Enel non nega in linea di principio tale coesistenza di usi ma, appellandosi ad una vecchia convenzione intercorsa nel 1950 tra il Comune di Malegno e l’allora concessionaria (la società EL.VA.), pretende ora di limitare la capacità di prelievo del nostro acquedotto a 5 litri al minuto secondo. Tale parametro fa effettivamente capolino nella convenzione del 1950 ma costituisce una clausola formulata in modo ambiguo e contraddittorio (tant’è vero che si prevedeva che la quantità di acqua preleata dovesse essere modulata “a seconda dei bisogni della popolazione via via che questi aumentino o diminuiscano evitando gli “sprechi”). 

Siamo certi che il Tribunale delle Acque saprà tener conto del fatto che le esigenze idriche di una comunità come quella malegnese sono decisamente cambiate dal 1950 ad oggi e quindi che il maggior prelievo consentito dalla nuova concessione regionale non rappresenta altro che un indispensabile adeguamento alle mutate necessità di consumo idrico di una popolazione passata in circa cinquant’anni da 1.699 a 2083 abitanti. 

Resta comunque aperto il problema dell’aumentata captazione dal 1977 al 2001, anche se è indubbio che in tutti quegli anni (per lo meno fino all’opposizione del 1997) l’Enel ha manifestato la più assoluta acquiescenza di fronte ad opere visibili e consistenti, dimostrando in tal modo di non soffrire alcuna apprezzabile menomazione. 

L’Enel sembra inoltre dimenticare che il Comune di Malegno rinunciò nel 1950 ad una serie di diritti tra cui la facoltà di prelievo di 10 litri al secondo di acqua della vasca di Camina e anche di prelevamento di potenza installata dalla Centrale idroelettrica del Lanico. Dopo la realizzazione della captazione di S. Cristina, l’acqua precedentemente captata alla presa di Onera è stata interamente restituita al torrente Lanico e va ad alimentare la centrale dell’Enel denominata Lanico 3.

In presenza di così consistenti elementi abbiamo buoni motivi per confidare in una pronuncia favorevole del Tribunale delle Acque anche se non ci nascondiamo la preoccupazione per il fatto che un eventuale accoglimento del ricorso priverebbe il nostro Comune della concessione per la derivazione di acqua potabile, lasciandoci in balìa delle pretese dell’Enel, con conseguenze a catena sulla centralina elettrica e sul bilancio comunale. 

L’Enel ha chiesto l’annullamento della concessione regionale al Comune di Malegno per uso potabile ed idroelettrico delle acque della sorgente di S. Cristina.

1. Il vocabolo “idroelettrico” non deve ingannare dato che si riferisce al solo sfruttamento del salto di quota (mediante la centralina di Creone) dell’acqua destinata interamente all’uso potabile da parte della popolazione malegnese.


Una pagina del mosaico per i gruppi consiliari

Il Mosaico è il notiziario comunale istituito dalla precedente amministrazione comunale. È pagato con i soldi dei cittadini. La nuova amministrazione ritiene corretto assegnare ai gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza lo spazio di una pagina del notiziario per esprimere le proprie osservazioni, le proposte e le critiche, nel rispetto del ruolo istituzionale, della legge e dello Statuto.

Si auspica pertanto che l’uso della pagina sia improntato al buon senso e al perseguimento dell’interesse comune che deve stare a cuore di tutti noi, a prescindere dalla collocazione in maggioranza o in minoranza.

Gruppo consiliare di maggioranza “Comune Amico” il progetto “Vigile Amico”

Nei mesi primaverili ed estivi si sono registrati a Malegno alcuni episodi di vandalismo che hanno interessato soprattutto il “Santel de l’Ora” ed il parco giochi, mentre l’edificio scolastico ha subito più di un’intrusione e addirittura un furto. Senza esagerare negli allarmismi bisogna però prendere atto che tali fenomeni esistono e adottare le opportune contromisure. 

Prima di tutto bisognerà investire in prevenzione e formazione di giovani e meno giovani (proprio in questo contesto si è inserita la manifestazione Puliamo il Mondo) anche attraverso momenti di educazione alla legalità. Contemporaneamente a ciò va intensificata l’opera di sorveglianza. 

È anche per questo che si è deciso di approvare nel corso del Consiglio Comunale del 29 settembre scorso l’accordo con i Comuni di Breno, Cividate Camuno, Losine, Niardo, Cerveno e Braone per il progetto di vigilanza intercomunale denominato “Vigile Amico”. Si tratta di prosecuzione del progetto già attivo da alcuni anni e che nel 2001, anno della prima approvazione, aveva suscitato qualche perplessità per il regolamento sull’uso delle armi che lo accompagnava e che sanciva in sostanza che il vigile urbano dovesse essere sempre armato nello svolgere il suo lavoro. Fortunatamente quel regolamento non venne mai applicato con rigidità ed il vigile non portò con se la pistola se non in casi particolari (vigilanza serale). 

Nel corso della discussione sull’adesione al progetto “Vigile Amico” abbiamo proposto e poi approvato un documento che impegna ufficialmente il Sindaco a fare in modo che il porto dell’arma da parte del vigile sia il più possibile limitato.

Il nuovo direttivo avam - cda ringrazia

Il 28 luglio scorso è stato rinnovato, dopo naturale scadenza, il Consiglio Direttivo Associazione Volontari Anziani Malegno - Centro Diurno Anziani (Cda). È di dovere, per chi subentra alla conduzione, ringraziare chi ci ha preceduto ed ha contribuito in forma sostanziale alla nascita del Centro e dell’Associazione Avam. Non è intenzione di chi scrive tralasciare alcuna persona, pertanto mi scuserete se leggendo tra queste righe non troverete un lungo elenco di nomi. Il limitato spazio ci impone di esprimere un ringraziamento sintetico e collettivo, senza nominare qualcuno in particolare (anche per evitare di far torto ad altri), a tutti coloro che fin dall’inizio hanno profuso e stanno profondendo le loro energie con spirito di servizio e abnegazione, allo scopo di rendere possibile la realizzazione di questo servizio che ormai è diventato anche un’esperienza appagante. Sono tante queste persone, non tutte hanno goduto di pari visibilità, ma tutte hanno agito con pari dignità, con lo stesso spirito di abnegazione, entusiaste e consce della missione che stavano portando avanti. A queste molte persone un sentito ringraziamento. Sembra sia difficile trovare l’origine, l’inizio di un qualcosa, o meglio, osservava Wittgenstein, “è difficile cominciare dall’inizio. E non tentare di andare ancora più indietro”. C’è una difficoltà ad iniziare, a prendere le mosse, ad agire, ma cosa ancor più difficile è riconoscere e onorare l’inizio. Così lo è anche per l’Avam,; è difficile stabilire la data esatta con cui un’idea ha preso forma. Tanti sono stati i fatti, tante le persone, le storie e le vicende che si sono intrecciate lungo un cammino e che hanno permesso la nascita di quest’Associazione. Infinitamente grazie per tutto questo! Molte grazie anche a chi ci vorrà dare suggerimenti, è intenzione di questo Direttivo non sottovalutare alcun contributo di idee, ma al contrario, confrontarci per discuterne insieme. Grazie, soprattutto, alla sostanza, materia prima del Centro: gli anziani! Senza di voi tutto sarebbe inutile. Grazie di cuore per la memoria storica che rappresentate e di cui siete portatori. Grazie ai nuovi arrivati e a quanti giungeranno. Giunto al termine di questa dovuta serie di ringraziamenti, non posso esimermi dal ringraziare la precedente Amministrazione Comunale. Un grazie per quello che è stato fatto e per quello che ci avete consegnato. Cercherò, per quanto mi riguarda, di farne tesoro. Considererò tutto questo come un’eredità. Nella relazione ad apertura del mio mandato scrivevo: “Un rapporto di collaborazione è quello che l’Avam ha chiesto al nuovo Sindaco e alla Sua Giunta”, affermavo anche dell’autonomia della nostra Associazione rispetto a qualsiasi scelta politico – amministrativa. Ovviamente, “autonomia non come libertà di fare ciò che si vuole incuranti degli altri, ma autonomi proprio perché consapevoli e responsabili di dover rendere conto ad altri”. Consapevoli e responsabili sono parole pesanti, che unite alla capacità di ascolto, formano la sintesi di quello che sarà il nostro impegno di programma per i prossimi tre anni. Grazie per il sostegno che ci avete offerto, grazie per la vostra disponibilità e discrezione, grazie della fiducia che ci avete accordato, grazie anche per aver contribuito alla buona riuscita della 1ma “festa dei nonni”. Del resto, il Centro Diurno ha bisogno della collaborazione di tutti, Amministrazione Comunale compresa. E, siccome il nostro cammino è appena iniziato, avrete tante occasioni per dimostrare la vostra vicinanza. Grazie per l’appoggio che sicuramente vorrete darci. Passo ora a presentare la nuova squadra di cui ho la fortuna di presiedere per i prossimi tre anni. Non penso di essere fuori luogo se dico che questa è una bella squadra! Ringrazio ed auguro a tutti i componenti buon lavoro. 

Ecco la composizione del Direttivo: 

Furloni Gian Mario Presidente 

Bontempi Erina Vicepresidente

Baffelli Luigi Responsabile Cda 

Domenighini Dario Tesoriere 

Martinazzi Placida Segretario 

Fedriga Tomaso Consigliere 

Bazzoni Tomaso Consigliere 

Gheza Anna Consigliere 

Prima di andare ad esporre, nelle sue linee essenziali, la “Mission” e la “Vision” dell’AVAM, vorrei fare un cenno di apprezzamento all’ottimo Gino. Sono sempre più convinto di aver scelto, così come si usa dire, l’uomo giusto al posto giusto. Ho motivi di credere che il Centro sia in buone mani, e che colui che è a capo del Direttivo possa dormire notti relativamente tranquille. Del resto, nessuno accetterebbe di guidare una macchina che sta andando a pezzi, senza freni o peggio ancora, senza ruote. Ho avuto la fortuna di avere una buona macchina, tutte le sue componenti sono in piena efficienza, ed allora diventa persino piacevole guidarla, magari facendo parecchia strada! 

Quello che ho chiesto ai componenti della mia squadra è stato di condividere un percorso. Non è necessario introdurre cambiamenti radicali nell’organizzazione quotidiana, ma agire intervenendo in modo graduale nella routine. La fissazione di obiettivi, il raggiungimento di risultati, la responsabilizzazione di chi lavora e la condivisione dei traguardi raggiunti, può essere elemento motivante anche per quanti operano all’interno di una struttura come la nostra. Spesso, parlando del Centro Diurno per Anziani, risulta difficile definirlo diversamente da un luogo di ritrovo, un bar, dove è possibile trascorrere qualche ora in compagnia giocando a carte o a bocce. Certamente è anche questo, ed è giusto che lo sia, ma è bene dirlo, non deve fermarsi solo a questo! Il Cda deve essere un centro pulsante, una fucina di idee. Deve essere un punto a cui tutti tendono, ma non certamente un luogo d’approdo. È di rigore una ripartenza: dal Centro verso l’esterno; è necessario conoscere chi il centro non conosce, è necessario frequentare chi il centro non frequenta. Da qui l’importanza di tessere reti, costruire percorsi, creare dei collegamenti tra un “luogo” e un altro, dove non necessariamente saranno dei confini ad indicarci quello che è dell’anziano e quello che è di altri. Reti e percorsi che dovremo essere in grado di costruire, altrimenti, l’anziano, la cui famiglia non è in grado di svolgere servizi di cura, a causa di impegni lavorativi o difficoltà economiche, l’anziano rimasto solo, l’anziano, che seppur non particolarmente compromesso non trova sul proprio territorio una sufficiente rete di sostegno, sarà destinato a cercare altrove quello che non trova a casa sua. 

Ecco, l’Avam-Cda non può prescindere da tutto questo, non può sfuggire a quelli che sono i suoi doveri; è indispensabile trasformare una realtà, spesso carica di sofferenza, in capacità di collaborazione tra più parti. È questo l’augurio che mi faccio, ed è questo l’augurio che faccio a tutti voi e a quelli che hanno a cuore le sorti dell’Avam e della nostra gente. 

Con mole cordialità 

Il presidente Avam-Cda 

Gian Mario Furloni

Inaugurato il nuovo oratorio

Tra le novità della vita della nostra comunità spicca la recente inaugurazione dell’Oratorio ristrutturato. La cerimonia, semplice e partecipata, ha consentito al Parroco Don Lino Zani e ai suoi collaboratori di presentare alle famiglie malegnesi quella che dovrà diventare una struttura accogliente ed educativa per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. 

L’Amministrazione comunale, gentilmente invitata alla cerimonia inaugurale, assicurerà tutto il sostegno possibile.

La via suggerita dall’Avis

Mi sia concesso fin da queste prime battute di ringraziare la nuova Amministrazione Comunale di Malegno per l’opportunità che viene concessa alle Associazioni di far sentire la propria “voce”, è una continuità che ci piace, ci onora, ci sentiamo seguiti ed orgogliosi. 

Oggi, ancor più di ieri, il dono del sangue assume il significato di un atto sociale di altissimo valore. Se ogni cittadino prendesse coscienza dell’importanza vitale che ha una sacca di sangue per un emofilico, per un talassemico, per un emopatico, per pazienti sottoposti a terapie antiblastiche e per gli interventi di trapianti di organi, se ogni cittadino facesse un bilancio tra il minimo sacrificio che una donazione comporta e il grande beneficio che essa può dare a tanti malati, non dovremmo lamentare clamorose carenze nel settore emotrasfusionale e sarebbe assai facilitata l’azione promozionale delle Associazioni. 

È così bello pensare che fra le tante persone che ogni giorno incontriamo senza nemmeno conoscerle, forse ce ne è una che vive grazie al sangue che noi abbiamo donato. 

Pensare a tutto questo è bello ma... non basta. La vita diventa più facile se qualcuno si accorge dell’altro in difficoltà e fa un piccolo gesto di comprensione.

La società migliora per tanti piccoli segni di affetto che dedichiamo agli altri, per questo ci vuole la capacità di condividere e la capacità di vedere le persone che camminano e soffrono accanto a noi. 

Non occorrono gesti spettacolari, non bisogna essere eroi nè, tantomeno, dei santi. È necessario aderire al nostro tipo di volontariato, un servizio umile, silenzioso, semplice, offerto con amore di cui ne siamo capaci. 

Usciamo dagli egoismi che ci attanagliano, non allontaniamo il nostro cuore ma riscopriamo quello stimolo che ci invita a vivere pienamente ed intensamente, attraverso un dono che dà vita e forza morale, i suggerimenti che contribuiscono alla formazione di una società migliore, una vita che ha senso. 

Per l’umanità che quotidianamente vive, soffre, lavora e spera, vi è una sola strada da seguire: mettere l’uomo al centro della nostra attenzione e dare priorità alla gratuità come impegno di altruismo e generosità. 

Questa strada può dare vita nuova e serenità a tutti. 

È la via suggerita dall’Avis, la via che consegna spiragli di speranza e di fratellanza. È la via della vita, della luce..... Malegno, 24.9.04 

Luigi Baffelli 

Presidente della Sezione Intercomunale 

Malegno-Ossimo-Borno-Lozio dell’A.V.I.S

Coro arca “son quasi vent’anni”

Siamo diventati maggiorenni, e sì nel 2004 il Coro Arca compie diciotto anni un traguardo fantastico, che sorprende ancora qualcuno non di certo i coristi che lo compongono, noi ormai siamo una famiglia di quelle all’antica “indissolubile”, potremo avere dei momenti di tensione ma d’altronde ogni tanto si litiga anche fra marito e moglie figuratevi trentacinque persone, trentacinque “crape” e alcune di queste che crape!!! (sto scherzando). 

Un percorso lungo con tante belle soddisfazioni, tanti bei ricordi, oltre duecento concerti come ci ricorda l’amico Luciano tornato fra di noi dopo aver rimesso a nuovo il suo piede e purtroppo anche dei momenti tristi, non dimentichiamo mai il maestro Sandro, così come gli amici Vitaliano e Angelo Baffelli e quest’anno purtroppo è venuto a mancare l’amico Beppe Furloni, un amico di tutti buono e generoso e sempre disponibile, stimato da tutto il paese e che tutti i venerdì saliva da Brescia apposta per essere puntuale alle prove, una scomparsa imprevista che ha lasciato un grande vuoto. 

Dopo la pausa estiva come tutti gli studenti anche i coristi del Coro Arca ritornano a scuola, anche se per noi questo impegno è un piacere, così venerdì 10 settembre siamo tornati come da diciotto anni ad accordare le nostre ugole, dopo tutte le sagre che hanno affrontato nel periodo estivo hanno bisogno di un duro lavoro. 

Dopo un breve discorso del nostro presidente Piero Simonetti che ha toccato i doveri di ogni corista invitando tutti a mantenere i buoni propositi fatti e una breve relazione economica del segretario, la parola è passata al maestro Mirto, il quale dopo aver consumato la duecentesima sigaretta giornaliera ha avuto qualche secondo di silenzio assoluto e poi ha detto due parole “voglio impegno” e poi silenzio, per qualche secondo noi tutti ci siamo guardati senza dire nulla ma traspariva dai nostri sguardi “andiamo bene dobbiamo ancora iniziare e il maestro è già arrabbiato”, ma il maestro non aveva finito la frase, era solo un’interruzione alla Celentano, difatti riprende “voglio la massima attenzione da parte di tutti perchè solo così mi date soddisfazione!!” Adesso si che lo riconosciamo!!! 

Del resto il maestro Mirto ci conosce e sa come ottenere il massimo da noi., e poi ci sono già degli appuntamenti sulla nostra agenda, sabato 9 ottobre saremo al Teatro S. Filippo di Darfo per una serata all’insegna della solidarietà, infatti raccoglieremo dei fondi per le missioni dove è impegnato Don Luciano di Cividate, mentre sabato 30 ottobre saremo a Melzo vicino a Milano per una serata alpina con i nostri amici del coro alpini di Melzo. Naturalmente non bisogna dimenticare la nostra rassegna Cori a Malegno e in forse un ritorno nella bella Slovacchia, questa volta con la famiglia Bellesi al completo (la volta scorsa per motivi burocratici con i minorenni Mauro non ha potuto essere con noi...). Insomma come vedete siamo sempre attivi, naturalmente a nome di tutti invito chi di voi amasse il bel canto e fosse anche intonato (piccolo dettaglio non trascurabile) le porte del Coro Arca sono sempre aperte. Noi vi aspettiamo. Naturalmente colgo l’occasione per ringraziare a nome del coro tutti i nostri sostenitori per il loro appoggio morale e non solo... Grazie a tutti. 

Per il Coro ARCA 

Il Segretario 

Giorgio Mascherpa

I nuovi presidenti delle commissioni

Col 12.10.04 le seguenti Commissioni comunali sono già state insediate, provvedendo alla nomina dei rispettivi Presidenti e all’esame dei rispettivi programmi di lavoro. I nuovi presidenti sono: 

Statuto e Regolamenti Alessandro Domenighini 

Bilancio Antonella Domenighini 

Lavori Pubblici Gianmario Bazzana 

Ecologia Fabio Baffelli 

Assistenza Caterina Martinazzi 

Sport e Politiche Giovanili Orsolina De Rosa 

Biblioteca Cinzia Andreoli 

Edilizia Il Sindaco (per regolamento)

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

Federazione provinciale di brescia sezione di malegno (bs)

A distanza di ottantasei anni dalla fine del primo conflitto mondiale (1915-1918) e a quasi sessant’anni dal secondo (1940-1945) è necessario conoscere il motivo per cui esiste ancora la sezione Combattenti e Reduci. Premesso che: 

  1. data l’età dei componenti, non si può pretendere che essi effettuino iniziative o progetti d’interesse diretto o per la comunità locale; 
  2. non è auspicabile, che per avere una sezione efficiente, si abbiano ad avere dei giovani combattenti!! 

Il motivo per cui è necessario mantenere la sezione lo disse il Presidente della Federazione Bresciana ad una riunione dei Presidenti di sezione della Valle Camonica, il giorno 5 ottobre 1991 a Breno. Dopo il discorso raccomandò di tenere in vita le sezioni onde salvaguardare “il patrimonio” acquisito. 

Un Presidente di sezione ha chiesto: “come faccio a mantenere in vita la sezione che siamo rimasti in dodici e stiamo scomparendo tutti? 

Risposta: “quando viene a mancare un socio, lo si reintegra con un figlio, un parente, un simpatizzante”. 

Un Presidente chiede: “in che consiste il patrimonio?” 

Risposta: “i nostri caduti e tutti i soci combattenti che sono andati avanti. I nostri amici, con i quali abbiamo sofferto sotto il sole cocente dell’Africa, nel fango dell’Albania, nel gelo della steppa russa, fra i reticolati della prigionia. Questo è "il patrimonio" da salvaguardare e sono sicuro che ogni paese della Valle Camonica, conservi i nomi scolpiti sulle lapidi e sui monumenti”


Patrimonio di Malegno


Guerra 1915-1918 

Caduti e dispersi n. 31 

Combattenti n. 137

Tutti deceduti


Guerra 1940-1945 

Caduti e dispersi n. 18 

Combattenti deceduti n. 213 

Viventi n. 22

Visto quanto sopra premesso è d’obbligo che la sezione organizzi, almeno alla ricorrenza del IV novembre, una giornata per ricordare quanti sono mancati.

Note: i vecchi combattenti della guerra 1915-1918 dicevano che la loro guerra è stata più brutta della nostra, perchè guerra di trincea, mentre la nostra è stata bella perchè di movimento !!! 

Loro che hanno combattuto la guerra brutta, sono tornati da vincitori, noi invece, con la guerra bella, siamo tornati, nostro malgrado sconfitti e stracciati. Nemmeno un cane ad accoglierci al rientro. Ad uno ad uno siamo tornati alla nostra casa e abbiamo dovuto incominciare a guadagnarci il pane anche se cagionevoli di salute. Alcuni hanno dovuto rifare lo zaino ed emigrare. 

La commemorazione del 4 Novembre è in programma domenica 07 novembre 2004. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare 

Un Combattente

Una cantina di Malegno alla sagra “Scior del Torcol” di Losine

Sabato 9 e domenica 10 ottobre si è svolta a Losine la seconda edizione della Sagra del Vino Valligiano, organizzata dalla Associazione “Al Torcol”. Per la prima volta è stato presente anche il nostro Comune, espressamente invitato dagli organizzatori benevolmente impressionati per la nostra rassegna degli «assaggi», denominata quest’anno “De Gustibus”. 

Si è trattato di un’esperienza importante che avvia una collaborazione destinata ad incoraggiare l’attenzione al territorio in cui si vive e al recupero dell’arte vinicola. 

Il buon successo della Sagra, arricchita dal convegno di Cerveno sulla viticultura, rappresenta un segno di incoraggiamento per chi sta faticosamente e pazientemente resistendo nella appassionante ma difficile arte vinicola, tramandandola alle nuove generazioni.

Semafori “intelligenti” per un centro abitato vivibile

Venendo incontro a precise richieste dei residenti l’amministrazione comunale precedente aveva commissionato due gruppi di “semafori intelligenti” (quelli che diventano rossi solo se si supera la velocità consentita, costringendo a rallentare o a fermarsi per qualche secondo, ritornando poi verdi) per Via Cava - Via Donatori di Sangue e per Via Lanico. 

Da maggio sono entrati in funzione i primi e fra poco saranno installati quelli in Via Lanico. Per Via Cava e Via Donatori di Sangue i risultati sono parzialmente soddisfacenti: la gran parte degli automobilisti ha imparato a rispettare il limite di velocità o rallenta. 

Non può dirsi la stessa cosa per la gran parte dei motociclisti e per una minoranza di automobilisti incalliti “pirati della strada” che ignorano il “rosso” e sfrecciano in su e in giù con compiaciuto baccano e a rischio e pericolo proprio e degli altri. 

Per evitare agli automobilisti e ai motociclisti coscienziosi e rispettosi la solita beffa di vedere vanificata la loro condotta corretta l’amministrazione comunale ricorrerà al rilevamento automatico delle targhe di coloro che infrangeranno il limite di velocità e il “rosso”, con conseguente sanzione. 

Nel contempo, per venire incontro ad altrettante specifiche segnalazioni, il sistema di rilevazioni della velocità veicolare sarà ritarato in modo da assicurare un ragionevole margine di tolleranza. Così pure sarà rinnovata la segnaletica orizzontale (in particolare le strisce pedonali) e verticale (cartelli stradali).

Un discorso a parte merita il recupero dei marciapiedi alla loro funzione specifica, al fine di assicurarne la transitabilità alle persone che più ne hanno bisogno. 

Ma di ciò ne riparleremo a proposito della eliminazione delle barriere architettoniche. Per il momento ci limitiamo ad invitare i nostri concittadini e i graditi ospiti ad evitare il più possibile di occupare i marciapiedi con autovetture, motocicli e altri veicoli. La sosta occasionale e momentanea è comprensibile, non così l’occupazione sistematica e totale dei marciapiede, soprattutto quando magari lì vicino c’è un posteggio disponibile.

Federalismo: tra chiacchiere e realtà

L’associazione Nazionale Comuni d’Italia ha preso posizione contro la manovra correttiva dei conti pubblici predisposta dal governo perchè penalizza indiscriminatamente gli enti locali e in particolare i Comuni. L’Amministrazione comunale di Malegno ha aderito alla protesta adottando il testo uniforme della delibera suggerita dall’Anci e di cui riproduciamo qui sotto alcuni passaggi: 

«Vista la manovra correttiva dei conti pubblici predisposta dal Governo contenuta nel D.L. n. 168 del 12 luglio 2004 recante interventi urgenti per il contenimento della spesa pubblica; premesso che il governo non ha attivato nessuna forma di concertazione istituzionale preventiva con gli altri livelli di governo destinatari della manovra correttiva, il che rende evidente lo stato di assoluta crisi in cui versano i rapporti fra i livelli di governo del Paese e che la procedura seguita si pone in aperto contrasto con quel principio di leale collaborazione tra i livelli istituzionali sancito, prima di tutto, dal dettato costituzionale, come ormai più volte ribadito dalla Corte Costituzionale nelle recenti sentenze sul nuovo titolo V, ed evidenziato altresì nell’Accordo interistituzionale del giugno 2002 i cui principi di azione comune sono stati sistematicamente violati dal governo soprattutto in tema di finanza pubblica;

Ritenuto che... la manovra fa seguito ad interventi analoghi già contenuti nelle leggi finanziarie degli ultimi due anni, tutte decisioni che hanno già richiesto un notevole sforzo per mantenere la qualità e quantità di servizi offerti alla popolazione pur limitando i costi delle amministrazioni;... 

che è evidente quindi che i vincoli colpirebbero pesantemente anche tutta una serie di servizi oggi, già faticosamente, erogati dai comuni e quindi i tagli ai bilanci comunali si tradurranno inevitabilmente in minori tutele per i cittadini, soprattutto di quelli più poveri e già in difficoltà, limitando le politiche di welfare dei comuni e le misure di protezione sociale, in una congiuntura economica già difficile. 

Il Consiglio Comunale ha deliberato con atto del 29/09/04: di condividere il parere negativo espresso l’Anci sul d.d.l. di conversione del D.L. 12 luglio 2004 n. 168; di chiedere la soppressione del comma 11 dell’articolo 1 e, di conseguenza, l’inapplicabilità dei commi 9 e 10 agli enti locali.

Un’ambasciatrice di sport e valori

Con queste righe desidero ringraziare la Comunità di Malegno, l’Amministrazione comunale ed il suo primo cittadino Domenighini Alessandro per la della nomina ad Ambasciatrice dei valori e dei princìpi statutari del Comune di Malegno in relazione alla mia attività sportiva. 

Con grosso rammarico a causa dei recenti avvenimenti di tipo terroristico avvenuti in Russia, il mio impegno con la Nazionale Italiana di partecipare ai campionati mondiali di Sanda Ko si è vanificato. 

Nel mese di agosto ero in Cina presso l’University Sport di Beijing per portare al top la mia preparazione a questi campionati. All’Ambasciata russa di Pechino era già tutto predisposto per autorizzare il mio visto per Mosca, ma lo scoppio dei due aerei nella capitale russa ha provocato il blocco di tutte le trasmissioni di “carattere civile”. Ecco che il mio passaporto non ha più potuto essere timbrato a causa della mancata conferma di un numero identificativo posto sull’invito ufficiale del sindaco di Mosca. 

Tutte le comunicazioni sono riprese alla normalità dopo pochi giorni ma per me e per altri due atleti (anche loro in Cina) non è più stato possibile partire. Inutile descrivere la delusione e la rabbia che ho provato dopo tanto allenamento e tanti sacrifici: non riuscire a partire a causa di un “semplice” ma “fondamentale” timbro sul passaporto. 

Il presidente della Nazionale ha fatto di tutto per permetterci di partire ma come si sa le regole sono regole soprattutto in questo periodo di forte caos....

Prometto che farò del mio meglio per essere al massimo della forma per affrontare tutte le competizioni che mi permetteranno di arrivare a disputare l’anno venturo i campionati europei e mondiali. 

Un caloroso abbraccio a tutti.

Ambra Vielmi

Nuovi arrivi alla biblioteca comunale

Il patrimonio librario della Biblioteca è stato recentemente incrementato con le novità segnalate dagli utenti. Prossimamente la Biblioteca comunale di Malegno rientrerà nel Sistema bibliotecario comprensoriale e riprenderà le collaborazioni con le Biblioteche dei Comuni vicini. 

Nel frattempo gli utenti possono continuare a godere del servizio e far pervenire le loro segnalazioni di acquisto. Si ricorda che la Biblioteca è aperta: martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 19,30 alle ore 21 e sabato dalle ore 10 alle ore 11,30.

La “festa interculturale” batte quattro batte quattro

Seppur con notevoli difficoltà di tipo organizzativo (ferie agostane, Oratorio in ristrutturazione, ecc.), si è svolta anche quest’anno la Festa Interculturale giunta alla sua quarta edizione e curata dall’Assessorato alle Politiche giovanili nell’ambito di un progetto che si propone di creare le condizioni per il vivere insieme, soprattutto riguardo ai giovani, con persone di razze, lingue e culture diverse, nel quadro più ampio di una educazione alla solidarietà, alla tolleranza e alla pace. 

Nonostante i cambiamenti avvenuti nell’Amministrazione Comunale, il gruppo che si è occupato dell’organizzazione della festa, pressappoco lo stesso degli anni scorsi, affiatatissimo e collaudato, non ha vacillato davanti alle difficoltà ed agli imprevisti ed ha caparbiamente proseguito per la sua strada, anche grazie all’esperienza maturata nel campo e rivelatasi particolarmente utile. Un sentito ringraziamento va pertanto a tutti coloro che hanno speso tempo ed energie nella realizzazione di questo evento, in maniera particolare al gruppo dei giovani che, sotto un sole cocente, per giorni e giorni, ha lavorato incessantemente per consentire lo svolgimento della manifestazione. Grazie. 

La festa si è svolta in due sere (venerdì 27 e sabato 28 agosto), per dare maggior spazio alle tematiche trattate, alla musica, alla cucina e, soprattutto, allo stare insieme. Nel suggestivo scenario della Chiesa Vecchia di S. Andrea, la prima sera è stata allestita e presentata la mostra fotografica “Sulle tracce dell’Inca” curata da Alessio Domenighini, con la proiezione delle bellissime immagini raccolte nel corso del suo viaggio in Perù, a testimonianza di situazioni e modi di vivere particolarmente difficili da comprendere per noi, che viviamo in quella parte di mondo che può definirsi a ragione “fortunata”. Serata che è proseguita con l’apprezzatissimo concerto del gruppo boliviano “Jatun Ñan”, che ha eseguito pezzi di musica andina intervallati da pensieri ed aneddoti del “leader” del gruppo, un immigrato boliviano che risiede in Italia da oltre 15 anni e svolge la professione di medico chirurgo all’Ospedale di Clusone. 

Nel primo pomeriggio di sabato è iniziata l’attività di preparazione dei piatti tradizionali presso il campo sportivo dell’Oratorio, ancora in fase di ristrutturazione. La cosa più rilevante agli occhi di chiunque abbia assistito a questa fase della festa è stato certamente il clima di grande armonia e collaborazione nel quale si è lavorato, tra le espressioni dialettali camune, il morbido fraseggio delle donne tailandesi, i suoni profondi dei giovani del Senegal e, novità di quest’anno, il suono della lingua rumena. 

Sembrava di ritrovarsi nella biblica Torre di Babele, ma stranamente ci si capiva lo stesso, certo grazie al denominatore comune della lingua italiana, ma anche ad un linguaggio universale fatto di sorrisi, strette di mano e di vocaboli coniati al momento ma decisamente efficaci..... 

E quando il sole ha iniziato a scomparire dietro le montagne, è cominciato l’allegro rito della distribuzione dei cibi, tutti colorati e profumati, una gioia per gli occhi, oltre che per il palato.

E una gioia per gli occhi è stato anche vedere che ai tavoli si stava seduti tutti insieme, gli uni accanto agli altri, in un allegro miscuglio di colori e di suoni, con i bambini che correvano tutti intorno a fare da cornice. 

Neppure la musica ed i canti melodiosi e struggenti degli amici senegalesi sono riusciti ad interrompere questo allego cicaleggio, che si è protratto fino a tarda ora... anche se, per la verità, per qualcuno è finito anche troppo presto.... 

L’Assessore 

Orsolina De Rosa

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Ultimo aggiornamento
22 gennaio 2024