Il Mosaico - Anno 2015

Data:

01 dicembre 2015

Notiziario a cura dell'Amministrazione Comunale di Malegno per l'anno 2015

Passione e oculatezza contro l’incertezza e i tagli centrali

Incertezza è la parola d’ordine degli amministratori comunali di questi anni: dal punto di vista economico si vive alla giornata, cercando di capire quale sia la linea indicata dallo Stato Centrale, che definisce sempre più tardi quali saranno i trasferimenti, le norme, i soldi con cui gestire i servizi. Togliere l’Imu sulla prima casa (la Tasi a Malegno non l’abbiamo mai applicata) può essere interessante per i cittadini, ma alla fine, dove si trovano i soldi per gestire i servizi comunali di base se non proprio dagli stessi cittadini? 

Per l’ennesimo anno, anche nel 2015 ci si trova a ripetere quanto sia paradossale la scelta legislativa (indipendente dal colore politico, purtroppo) di addossare ai piccoli comuni le colpe di decenni di gestione economica statale quantomeno discutibile. Meglio farebbe lo Stato centrale a prendersi la responsabilità delle proprie scelte relative ai piccoli comuni, definendo una norma chiara a cui poi i territori debbano attenersi, piuttosto che farli morire di fame. Farci fare da esattori delle tasse non è rispettoso né di uno Stato serio, né del ruolo degli enti locali. 

Questo è quello che è successo, solo negli ultimi quattro anni: 

tagli alle entrate negli ultimi anni 

  • 2012 - € 76.000 
  • 2013 - € 101.000 
  • 2014 - € 90.000 
  • 2015 - € 121.000 
  • Totale tagli in quattro anni - € 388.000 
Abbiamo dovuto, per far fronte a questi tagli, inserire l’addizionale Irpef allo 0,45% con soglia a 12.000 euro. È stata una scelta obbligata, applicata cercando di tutelare i redditi più bassi, di non avere ulteriori spese (sia per il Comune sia per i cittadini) per gestirla; ci sembrava la scelta più equa, perché è una tassa che si basa su un meccanismo distributivo (chi ha più reddito paga di più). Si è scelto di non aumentare ulteriormente l’Imu, per non colpire ulteriormente chi è già stato colpito lo scorso anno e di non inserire la Tasi. 

Detto questo, credo che non ci si possa solo lamentare: occorre rimboccarsi le maniche e fare in modo di gestire nel modo migliore possibile il nostro paese. 

Stiamo provando a farlo con alcune parole di riferimento: 

  1. Risparmio. Analizzare e razionalizzare le spese, utilizzando tutte le possibilità normative presenti. Chi ha amministrato Malegno negli ultimi decenni non ha mai approvato, anche nei tempi più floridi, bilanci “spendaccioni”. La logica del buon padre di famiglia ha sempre accompagnato l’azione amministrativa e quindi non ci sono più grandi possibilità di risparmio sulle spese. Abbiamo rinegoziato i mutui, stiamo verificando con gli istituti di credito la possibilità di rinegoziare anche il leasing relativo al Parco Fotovoltaico, in maniera da utilizzare a nostro favore l’abbassamento dei tassi di interesse dovuti alla situazione di crisi economica. 
  2. Dalle opere pubbliche ai servizi. Su questo punto è necessario essere chiari: spesso le amministrazioni vengono giudicate sulle opere pubbliche realizzate; è ormai tempo di cambiare metro di valutazione e di passare dalle infrastrutture (a Malegno sono di buon livello) ai servizi a favore delle persone del paese. Il Centro di Comunità inaugurato quest’anno ne è un esempio: fornire alle famiglie una serie di servizi che le supportano nel lavoro educativo di crescita dei figli è cosa prioritaria rispetto ad una nuova opera. 
  3. Manutenzione e gestione dei beni pubblici. Quando le risorse sono scarse, bisogna manutenere al meglio “la cosa pubblica”. In questa direzione vanno molti piccoli investimenti di quest’anno, magari poco visibili, ma significativi. Metteremo mano agli asfalti più malconci (via Fontana, Fontanelle, Caduti per la Libertà, Sabbiolo, Valarno), sistemeremo gli impianti di illuminazione in punti pericolosi (via Ponte Minerva, traversa di Campello), sono stati fatti piccoli interventi di miglioria presso le Scuole, abbiamo sistemato le barriere architettoniche in alcuni punti (davanti al Comune l’intervento più significativo, con la posa della vecchia fontana in un punto significativo e visibile da tutti, che si farà nei prossimi mesi). 
  4. Progetti. È notevole la capacità progettuale che è stata messa in moto da parte del Comune di Malegno. È stato possibile recuperare le risorse per l’allargamento della Sp5 (con relativa sistemazione della fognatura), trovando fuori comune 200.000 Euro a fronte di una spesa comunale di 50000 (in primavera 2016 si realizza l’opera), oltre alla Piattaforma ecologica intercomunale con Cividate Camuno (spese per 110.000 di cui solo 15.000 a carico del bilancio comunale; anche in questo caso si parte in primavera).
  5. passione e volontariato. Avere poche risorse deve però far emergere le capacità di resilienza di un territorio. La comunità di Malegno ha dimostrato nel tempo, e soprattutto in quest’ultimo anno, la capacità di sviluppare al proprio interno un numero incredibile di idee, manifestazioni, attività, proposte a costi zero o irrisori, tale che molti comuni ci riconoscono come punto di riferimento in molti settori e prendono spunto dalle nostre idee. Si tratta di un riconoscimento per il bel lavoro fatto dagli amministratori e dalle numerose associazioni del paese. È un bene prezioso, quello del volontariato, che va tutelato e valorizzato; per questo motivo, pur nella ristrettezza economica, vengono mantenuti i contributi alle associazioni. Aumentano di numero anche i gruppi di lavoro: è nato “Mettete dei fiori nei vostri balconi”, per stimolare a tenere bello e pulito il nostro territorio; sta sorgendo un gruppetto per la manutenzione del Centro di comunità. Il lavoro volontario serve sempre, se avete un’ora libera, dedicatela al vostro paese!! 
Paolo Erba

Piattaforma ecologica e centro del riuso

Finalmente possiamo dire che, dopo avervi aggiornati nello scorso numero delle nostre intenzioni di ampliare la piattaforma ecologica intercomunale con Cividate Camuno e l’approvazione da parte della provincia del progetto e del finanziamento a fondo perduto, anche l’accordo di programma tra i due comuni, la provincia e l’unione che fa da capofila dei lavori è stato firmato e siamo pronti per indire la gara per la realizzazione dei lavori. Ricordiamo che le opere, come già spiegato, consistono in un ampliamento e rinnovamento della piattaforma attuale di Cividate con informatizzazione della stessa per poter poi accedervi con la carta regionale dei servizi o carta d’identità. Oltre a questo, spinti dalla pubblicazione da parte della regione di un bando che finanzia in parte l’investimento sui centri del riuso, abbiamo presentato un progetto che prevede la realizzazione dello stesso nella zona antistante la piattaforma attuale di Cividate, con lo scopo di intercettare i prodotti/beni ancora riutilizzabili che vengono conferiti in piattaforma e, una volta recuperati, rimetterli in circolo per chi ha necessità. Le finalità principali sono due: per prima cosa, ridurre la produzione totale di rifiuti intercettandoli prima che vengano conferiti in piattaforma con tutti i benefici che ne conseguono; secondariamente, riutilizzare beni ancora in buono stato evitando così che finiscano nel circolo dei rifiuti. Ovviamente anche questo progetto vede come capofila l’Unione dei Comuni Antichi Borghi essendo un progetto intercomunale con l’amministrazione di Cividate; come ente gestore si è pensato alla cooperativa K-pax che già svolge questo ruolo egregiamente con il vestiario, ampliando, per quanto possibile, il tipo di bene riutilizzabile e magari immaginando a seguito un centro di piccole riparazioni, dove i beni vengano rimessi a nuovo. Ora che anche questo progetto è piaciuto in regione e perciò finanziato, i tecnici sono al lavoro per stendere una progettazione complessiva dell’isola ecologica e centro del riuso con la speranza di poter appaltare i lavori nella primavera prossima. 

Roberto Bellesi

Raccolta puntuale: finalmente ci siamo, adesso differenziamo!!!!

Da qualche mese come avrete ben visto anche il nostro comune, dopo quello di Bienno, ha iniziato il servizio di raccolta porta a porta con contenitore del rifiuto secco indifferenziato “taggato” e associato alla relativa utenza. Per continuare il piano di miglioramento previsto per l’Unione degli Antichi Borghi negli scorsi mesi/settimane hanno iniziato con questo tipo di servizio anche i comuni di Prestine, Breno e Niardo, a seguire poi si attiveranno gli altri. Per la tariffazione puntuale vera e propria invece partiremo con ogni probabilità tutti insieme da gennaio 2016; questi 10 mesi del 2015, nel nostro caso, ci sono serviti per risolvere le singole problematiche (punti di raccolta, gestione ottimizzata volume contenitori, ecc.) per poi esser a regime con il servizio nel 2016 quando partiremo con la tariffazione vera e propria. I dati ricevuti dal gestore dei primi 8 mesi di raccolta è di un buon incremento della parte differenziata del rifiuto con una percentuale che si stanzia stabilmente attorno al 65%. 

Il traguardo è sempre lontano (anche perché le norme di legge e lo sviluppo della società lo spostano sempre più in alto) ma per arrivare a ciò, ora serve davvero la collaborazione di tutti i cittadini e delle attività commerciali/produttive, nessuno escluso. Ognuno di noi deve essere motivatore e controllore alle stesso tempo di se stesso e del vicino; solo in questo modo otterremo veramente dei risultati ottimi: differenziare e ridurre la produzione di rifiuti non deve essere fatto perché il comune obbliga o sanziona (speriamo non sia mai necessario arrivare a tanto) ma perché è un’azione necessaria per cercar di salvaguardare il più possibile il pianeta in cui viviamo. 

Partendo dal presupposto che la diminuzione della produzione di rifiuti e l’aumento della percentuale sulla differenziata non è una scelta di qualche amministratore che qualcuno pensa “malato in testa”, ma una direttiva della comunità europea, il compito degli amministratori è dunque quello di studiare e scegliere il modo migliore per raggiungere questi obiettivi. Il passaggio alla puntuale crediamo sia, per la realtà e la struttura del nostro territorio, il modo migliore per raggiungerli; il fatto che adesso, una volta avviati, molti comuni in valle vogliano seguire la stessa strada ci convince sempre più di aver fatto la scelta giusta.

Ora la palla passa in mano nostra, serve che tutti noi cittadini ci impegniamo per ottenere i risultati migliori possibili: più differenziamo, meno inquiniamo e meglio viviamo. Aiutaci a far in modo che sul prossimo numero possiamo raccontare di un grande successo dei cittadini malegnesi perché, ricordo ancora, il compito di noi amministratori è scegliere, controllare e sensibilizzare ma poi chi veramente fa il “lavoro” è il singolo cittadino; per cui ora la sfida è nelle mani di tutti: dobbiamo vincerla per il bene nostro e delle future generazioni. 

Roberto Bellesi

Centro di comunità “Ales Domenighini” - Una scommessa educativa per i bambini e le famiglie di Malegno

È stato inaugurato domenica 20 settembre il Centro di Comunità dedicato ad Ales Domenighini. L’ex-convento delle Madri Canossiane, che dopo 120 anni di attività educativa hanno lasciato il paese (le abbiamo salutate e ringraziate durante una partecipata cerimonia lo scorso settembre), è ormai utilizzabile da parte della comunità di Malegno, che ha deciso di dedicarlo principalmente ai propri bambini ed alle famiglie. L’Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare questo luogo, vivo e pieno di iniziative, alla memoria di Ales Domenighini, ad un anno dalla sua morte. Far diventare della comunità di Malegno questo spazio è stata una delle sue ultime fatiche da Sindaco. Chi svolge il difficile compito genitoriale sa quanto sia complesso gestire ed organizzare i tempi dei propri bambini: l’obiettivo di questa struttura è appunto avere servizi che mettano al centro il tempo delle famiglie e siano a supporto di questo ruolo educativo, delicato e complesso. All’interno del centro sono già presenti queste attività: 

  • la scuola per l’infanzia “Marianna Vertua”, che ha iniziato la propria attività il 1 settembre con la pregevole offerta anche della sezione primavera 
  • il servizio di doposcuola per le elementari, con la possibilità dell’accompagnamento da Scuola tramite il piedibus, il pranzo ed il servizio di assistenza compiti e laboratori dal lunedì al venerdì. Il costo arriva, per chi è presente nel centro tutti i giorni dalle 13 alle 18, pranzo compreso, al massimo a 100/120 euro al mese. L’obiettivo è organizzare servizi che siano a supporto dei tempi delle famiglie, per consentire a tutte le famiglie, anche e soprattutto se non abbienti, di poter avere un supporto nella gestione dei propri figli. Questa attività vede attivi quasi 30 volontari, tra piedibus, addetti alla mensa, addetti ai compiti, educatori, addetti alle pulizie: grazie di cuore a tutti i volontari!!
  • i laboratori per bambini e ragazzi della scuola dell’obbligo: danza, grafica, musica propedeutica e strumento, zumba, oltre al Judo e allo shaolin. 

Stiamo già progettando “in grande” per rendere il Centro di Comunità ancora più vicino alle esigenze dei nostri bambini: abbiamo stipulato una convenzione con l’Università di Brescia finalizzata al recupero degli spazi, per creare un centro pedagogico.

 Paolo Erba

Associazioni: come batte il “...cuore di Malegno”?

Nella primavera dello scorso anno, quando ci siamo presentati agli elettori, le abbiamo definite così le nostre Associazioni: il cuore del paese. Quotidianamente viene chiesto loro un sacrificio sempre maggiore di sostegno a tutte le attività e tutti noi Malegnesi dobbiamo ringraziarli per l’importante servizio di volontariato che ci offrono. In poco più di un anno, grazie alla delega che mi è stata assegnata, ho avuto il piacere di incontrarle spesso e volentieri; alcune hanno anche risposto alla mia richiesta di un articolo per questo numero de “Il Mosaico”, altre mi auguro che lo facciano in futuro. Credo sia corretto sapere da loro come batte questo cuore; quello “anziano e pluridecorato” dell’Avis che ha spento le prime 45 candeline ma anche quello dei neonati pescatori  e del circolo “Sul Palco”; che ritmo tiene quello della Banda e come stanno protezione civile, alpini, avam e carabinieri. È quindi il momento che io taccia e che, nelle vostre case, ci “entrino” loro con l’augurio che aumenti anche in tutti noi l’amore per il nostro Paese e ci spinga a seguirli sempre più numerosi nelle loro importanti attività. 

Pietro Baffelli

45° Avis Malegno Ossimo Borno Lozio

Iniziare con la parola Grazie credo sia doveroso da parte di tutto il Consiglio Direttivo; un grazie alla cittadinanza per la vicinanza e l’affetto dimostrato, un grazie agli Avisini di tutte le età per la partecipazione, un grazie alle istituzioni iniziando dall’Amministrazione Comunale di Malegno e allargata a tutte e quattro le amministrazioni del comprensorio. 

Una bella giornata di condivisione, questo accade quando l’affetto è di comune accordo, quando l’appartenere significa condividere gli stessi obiettivi, quando la tradizione prende il soppravento e diventa compartecipazione, tanti modi per definire la vicinanza a questa associazione Malegnese. Dalle prime ore del mattino la Banda Angelo Canossi di Malegno da la sveglia anche ai Malegnesi che non volevano alzarsi dal letto, espandendo per le vie del paese una musica che tutti unisce, fatta di marce, di inni, di canzoni che appartengono alla nostra tradizione camuna; l’arrivo dei primi labari al centro anziani da il via a racconti e ricordi vissuti in questi 45 anni, le strette di mano e gli abbracci sono consuetudine quando ci si incontra in queste occasioni, sono tanti coloro che hanno vissuto tutte queste 45 primavere. Arrivano alla spicciolata gli ospiti, tutti i Presidenti delle Avis camune e anche i capi gruppo, i Sindaci, il consigliere regionale Fabio Fanetti, le associazioni di Malegno e anche il presidente Regionale Avis Domenico Giupponi. I primi onori vengono dedicati al monumento dell’Avis nel parco adiacente alla Casa Comunale, dopo un omaggio floreale e l’inno avisino il corteo sotto gli occhi attenti del nostro cerimoniere Gino Baffelli si porta al monumento dei caduti per un altro importante ringraziamento ai caduti per la libertà, in questa occasione anche il coro Amici del Canto di Borno si scalda la voce cantando l’inno Nazionale. Ecco che la Piazzetta Zaccaria Casari teatro di tutta la mattinata si sta avvicinando, dopo aver inaugurato la scultura in legno “L’albero della vita” regalata dallo scultore Giacomo Taboni e posizionata nella nicchia sotto il sagrato della Chiesa iniziano i discorsi ufficiali. Il primo grazie doveroso è sempre per il nostro Rico Fedriga e il Dott. Italo Bertolini, pionieri e artefici 45 anni fa di questo sodalizio, dopo questo doveroso omaggio il nostro giovane Presidente Dario Pezzoni, laureato in Scienze della comunicazione, ha salutato tutti gli ospiti. Belle parole di incoraggiamento e di ringraziamento del Sindaco Paolo Erba e del Presidente Regionale fanno eco in una piazza illuminata da un sole bellissimo, le premiazioni di ben 134 avisini ci hanno fatto vivere anche momenti di risate e simpatiche battute … un bel momento, ma le emozioni non erano finite. In chiesa oltre al Cappellano don Giuseppe e don Lino vi era il coro di Borno pronto a condecorare un S. Messa degna di un anniversario molto importante. Il risultato è andato oltre le aspettative: tante bellissime emozioni che il Maestro Tomaso Fenaroli con i suoi ragazzi ha elargito a tutti i presenti. Don Giuseppe nell’omelia ha ricordato i valori che si possono riscontrare nell’Avis e ha incitato i giovani indecisi ad iscriversi, a farne parte. Un pranzo con del cibo squisito ha concluso questa giornata malegnese vissuta intensamente da parte di tante persone affezionate all’Avis, questa gioia palpabile ha portato in tutto il Direttivo tanta voglia di fare e di fare meglio. 

Fra le tante bellissime foto scattate domenica 24 maggio, ho scelto di pubblicare quelle con i nostri bambini malegnesi, che senza volerlo sono già entrati nella storia di questa associazione perché sono sulla prima pagina dell’album dei ricordi, e chissà che fra qualche anno siano Avisini attivi come i loro papà e le loro mamme. 

Arrivederci a maggio 2020 per il 50° noi ci saremo ancora tutti… e naturalmente anche voi 

Il V.Presidente 

Giorgio Mascherpa

Circolo sul Palco

Buongiorno, 

mi presento, il mio nome è Circolo sul Palco. Sono nato circa un anno fa, da un idea di Alessandro Domenighini. 

Il nome l’ho ereditato da un un circolo più informale di me, di cui (quasi) nessuno si ricorda, che alla fine del secolo scorso aveva organizzato a Malegno alcuni concerti e altre iniziative culturali e aggregative. Far nascere un circolo come si deve non è mai cosa semplice, bisogna trovare una sede, servono risorse, energie, idee, e anch’io non faccio eccezione, per cui Ales decide di coinvolgere dei suoi amici, alcuni sono quelli di sempre, altri sono legati a lui da meno tempo, ma gli piacciono e sa che sono in gamba. Messa insieme, la squadra ha iniziato a lavorare, si trova il posto si inizia a progettare. Tutto sembra andar bene, senonché un giorno di settembre Ales decide che i suoi amici se la possono cavare anche senza di lui. Loro vacillano, io ho paura di non farcela, ma passato il primo momento il gruppo si ricompatta, raccoglie l’aiuto, la solidarietà e il lavoro di tante persone e in pochi mesi tutto è pronto per l’inaugurazione. 

Questa è in breve la mia storia, adesso sono operativo nella mia sede di via S. Andrea 32. In questi primi mesi di attività ho proposto varie iniziative: presentazione libri, corso di yoga, concerti, momenti conviviali, ecc.. Se qualcuno vuole conoscermi sono aperto tutti giovedì dalle venti, e in occasione delle varie attività e iniziative. Tenermi aperto, e farmi funzionare è un modo per rimettere in “ circolo” le energie, la forza, gli ideali e tutto ciò che di buono Ales ha lasciato, e questo i suoi amici lo sanno. 

Associazione Circolo sul Palco.

News dalla banda musicale C. A. Canossi

L’atto costitutivo dell’Associazione Banda Musicale C.A. Canossi di Malegno riporta la data del 29 aprile 2009. Siamo quindi una banda giovane, composta ora da ventotto elementi di cui adulti solo cinque. Tutti gli altri sono ragazzi che hanno intrapreso lo studio della musica con passione riuscendo nel loro intento, tanto è vero che oggi possiamo dire che la nostra Banda Musicale è diventata una realtà per Malegno. Certo, l’esperienza musicale ancora ci manca ma riusciamo a gestire decorosamente i servizi che la Comunità ci chiede. L’impegno per i nostri giovani musicisti è tanto, c’è la scuola di musica, ci sono le prove. Per loro e per le loro famiglie i sacrifici sono considerevoli. Ma la passione per la musica e la voglia di stare insieme fa superare ogni ostacolo. La nostra Banda è diventata come una grande famiglia dove le funzioni di genitori son affidate principalmente a Guido Poni e in parte al Presidente. Come in ogni famiglia che si rispetti, anche nella nostra ci sono gli “alti e i bassi”, cioè momenti che si va a gonfie vele ed altri in cui tutto sembra andare storto. Ma Guido Poni, da bravo Maestro, sa abilmente disporre nel pentagramma quelle note, gli alti e i bassi appunto, che sfuggono qua e là e l’armonia si ricrea. L’importante è riuscire a dare sempre vitalità al gruppo, con nuovi stimoli in modo tale che tutti si sentano appagati e gratificati. 

Ecco perchè si è voluto, il 19 aprile scorso organizzare il nostro primo Raduno Bandistico... Quando la Banda passò... invitando tre bande musicali di indiscusso pregio che hanno sfilato per le vie del nostro paese per poi concludere con un concerto presso il campo sportivo dell’Oratorio. Per noi è stato un evento importante, in primo luogo di crescita musicale e poi perchè ci ha permesso di conoscere realtà diverse con cui socializzare nella certezza di poter avere in amicizia futuri scambi musicali. 

L’impegno per questa manifestazione è stato grande da parte di tutti i componenti della banda e dei genitori dei nostri giovani musicisti che si sono prestati per tutti i lavori necessari per la sua buona riuscita. A tutti loro va il nostro ringraziamento. Un grazie va anche al Gruppo Alpini di Malegno per il loro impagabile aiuto manuale per l’allestimento delle strutture ricettive. A don Giuseppe nostro parroco, un ringraziamento particolare per averci consentito l’uso dell’Oratorio. E per finire un ringraziamento alla nostra Amministrazione Comunale e a tutte le persone che hanno dato un loro libero contributo finanziario e che hanno creduto nella riuscita dell’evento. È anche grazie a tanti benefattori che spesso non vogliono essere citati che la nostra Banda può esistere, perchè le spese sono tante e non si può sempre chiedere ai bandisti che già danno, ulteriori sforzi economici. 

Siamo certi che la nostra Banda Musicale saprà essere capace di allietare per gli anni a venire tutte le manifestazioni e gli eventi che la Comunità di Malegno ci chiederà di affiancare. Gli appuntamenti di Cascinando del 26 luglio, della Notte Bianca il 5 settembre e la festa degli Alpini il 4 ottobre sono stati decorosamente onorati. Devo aggiungere che il Maestro Guido Poni, che ha voluto la nostra Banda a Malegno, per sopraggiunti nuovi ed importanti impegni professionali, che non gli permettono più di poter dedicare il tempo necessario alla nostra Banda, ha rassegnato le sue dimissioni da direttore. A lui, che ci ha guidato per nove anni, contribuendo alla nostra crescita musicale, vanno i nostri più sentiti ringraziamenti ed i migliori auguri per la sua carriera professionale. A portare avanti il lavoro iniziato dal Maestro Guido è sopraggiunta la Maestra Arianna Casarotti , che con grande entusiasmo ha preso in mano la “bacchetta” di direttore musicale. A lei vanno i nostri fervidi auguri per un comune cammino ricco di soddisfazioni. 

La Banda di Malegno deve crescere anche numericamente per poter diventare un complesso musicale di prestigio indiscusso, pertanto il nostro invito rivolto a tutti è quello di avvicinarsi alla musica intraprendendone lo studio. Ci servono nuovi bandisti per diventare un “Bandone”di quelli invidiabili. 

Per la Banda di Malegno 

Piero Simonetti

Gruppo volontari di Protezione Civile di Malegno

Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Malegno è un’Associazione ormai consolidata sul nostro territorio. Nata nel 1988 conta oggi al suo interno ben trentasei volontari operativi. Due sono le principali specializzazioni del Gruppo: la Logistica e l’Antincendio Boschivo (A.I.B.). 

Previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite da calamità, contrasto e superamento dell’emergenza sono le attività a cui la protezione civile deve rispondere. 

Il gruppo antincendio boschivo è invece a disposizione della Comunità Montana di Valle Camonica per qualsiasi chiamata sugli incendi boschivi. La convinzione che per conservare il patrimonio boschivo si debba incentivare le attività di previsione e prevenzione, anziché privilegiare la fase emergenziale legata allo spegnimento degli incendi, porta le squadre A.I.B. ogni anno a svolgere lunghi monitoraggi ed interventi sui boschi della Valle Camonica. 

Quest’anno si è inoltre ripresa la collaborazione con le scuole Elementari e Medie. È stata per noi una grande soddisfazione, perché reputiamo fondamentale dare un contributo a formare le coscienze delle persone già dall’età scolare, facendone crescere il senso civico, insegnando loro cosa significa il volontariato in generale e quello di protezione civile nello specifico. Siamo certi, perché è già successo, che questi nostri interventi nella scuola porteranno alcuni di questi “uomini del domani” a diventare dei bravi Volontari, perché 

“l’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”(Sofocle).

Pellegrinaggio a Leiten

Per celebrare il centenario della Grande Guerra, l’Amministrazione Comunale di Malegno, il Gruppo Alpini e l’Associazione E20, hanno organizzato un Pellegrinaggio al Sacrario di Leiten ad Asiago nel giorno di sabato 28 marzo. 

Con la partecipazione del Sindaco Paolo Erba, alcuni Consiglieri, cittadini e un gruppo numeroso di Alpini, ci siamo portati al Sacrario, dove , presente il Labaro del Comune di Malegno, la Bandiera dei Combattenti e il Gagliardetto del Gruppo è stata celebrata una semplice cerimonia, consistente nella posa di un cesto di fiori, la lettura dei nomi dei Caduti Malegnesi della 1° Guerra, la lettura della Preghiera del Combattente, e il suono del Silenzio, schierati rigorosamente sull’attenti, per onorare tutti i Caduti in quel luogo ricordati. 

A seguire ci siamo portati a Bassano del Grappa per il rancio, dopo il quale abbiamo visitato il centro storico della città, il ponte degli Alpini, sul quale abbiamo eseguito alcuni canti tipici degli Alpini, raccogliendo calorosi applausi dai presenti, poi abbiamo fatto visita al museo storico degli Alpini e non è mancata una capatina al museo della grappa con relativi assaggi. 

Il Gruppo Alpini

L’Aquila 2015

Ho partecipato il 17 Maggio alla 88° Adunata nazionale dei nostri Alpini. Oltre ad aver partecipato ho avuto anche l’onore e il piacere di sfilare con la fascia tricolore per rappresentare il Comune di Malegno. 

Ho vissuto un baule di emozioni che da descrivere non è semplice. 

Migliaia e migliaia di persone riunite, si per fare festa, ma, a mio parere anche per dimostrare che mentre le altre cariche delle istituzioni, sia Militari che Civili, pensano a stare bene “LORO”, il popolo (se così lo si vuol definire) se serve C’È, di fronte a qualsiasi difficoltà e qualsiasi sforzo ci sia da fare. 

Che siano rimasti solo gli Alpini in Italia capaci di smuovere dalle 400.000 alle 500.000 persone per una cosa importante in cui si crede? 

Bravi, veramente bravi!! 

W gli Alpini

Joe Montanelli

L’avam e le sue attività

Approfitto dello spazio che gentilmente ci viene offerto da “Il Mosaico” per dare uno sguardo al 2015. Una piccola relazione, giusto per tracciare la storia di un anno di vita associativa al Centro Anziani, la storia di impegni ereditati ed assunti, dei programmi e progetti realizzati. 

Non sono grandi cose quelle che mi appresto ad evidenziare, sono però importanti per la popolazione di Malegno perché in questi ultimi tempi si è notato un forte aumento di fruitori dei servizi che l’AVAM offre quotidianamente. Ovviamente lo facciamo senza indugiare sui dettagli della cronaca, ma cercando di individuare quei tratti, quei gesti, quelle cortesie che costituiscono l’essenza del nostro operare. 

Esiste per questa verifica un momento opportuno che è rappresentato dall’Assemblea Associativa che si terrà nella prossima primavera e che quest’anno coincide anche con il rinnovo del Consiglio Direttivo dopo il triennale mandato. Ma già adesso, anche se in maniera informale, siamo in grado di fare un consuntivo di tutte le attività. 

Abbiamo ereditato questo incarico, dicevo, molto gravoso ma nello stesso tempo coinvolgente, da uomini abili ed entusiasti del loro impegno, i quali sono riusciti a fondare ed animare un’Associazione come l’Avam e ad “accendere ed esaltare” anche noi. Eravamo timorosi di non riuscire a calcare le stesse orme ed a percorrere gli stessi sentieri, ma siamo stati enormemente facilitati dal cammino già tracciato in maniera chiara ed inequivocabile. Ci siamo per così dire limitati a gestire le normalità, a rispettare le scadenze ed i ritmi associativi già prefissati, abbiamo riproposto iniziative collaudate ed efficaci ed eccoci presentare a voi, che siete i fruitori dei nostri servizi, il resoconto di un impegnativo anno di volontariato. L’anno sociale è stato aperto dal tesseramento 2015 con 254 Soci che hanno rinnovato e 16 nuovi tesserati. In totale il Centro conta 303 iscritti, 170 donne e 133 uomini. Due tornei di Briscola e uno, notturno a bocce, compongono gli impegni ludici. Per la stimolazione cognitiva, in collaborazione col Comune, sono state programmate sei sedute teorico pratiche del titolo Elastica…..Mente. Le immancabili strenne natalizie agli ultra ottantenni e un piccolo omaggio per gli anziani in case di riposo e per tutti i disabili del paese. 

Ogni primo venerdì del mese ricordiamo con una S. Messa i nostri defunti, tutti i mercoledì chi ha bisogno può usufruire del servizio delle analisi. Abbiamo fatto stampare un pieghevole informativo, distribuito in tutte le famiglie. Il 3 giugno si è svolta la visita all’Expo di Milano con 54 persone al seguito. Dal 15 al 28 giugno una trentina di persone hanno usufruito del servizio gratuito delle cure termali a Boario. Il giorno delle “Festa dei Nonni” abbiamo onorato e ricordato quattro novantenni. La ginnastica dolce per anziani, con due sedute settimanali, è in pieno svolgimento nel periodo invernale. Da settembre a novembre un gruppo si donne si ritrovavano al Centro ogni venerdì per realizzare la “Coperta della nonna”. Il 12 e il 24 novembre 205 gli anziani si sono sottoposti alla vaccinazione collettiva antinfluenzale. 

A questo lungo elenco vanno aggiunti oltre 500 servizi col pulmino e più di 3000 pasti distribuiti a mezzogiorno. Visto che ho menzionato il pulmino del Centro, è necessario segnalare che dopo quasi 16 anni di onorato lavoro non è più in grado di rispondere alle molteplici esigenze della comunità, quindi è già stato messo in campo l’acquisto di un nuovo mezzo che, completo di pedana per il sollevamento delle carrozzine, costa intorno ai quaranta mila euro. Le nostre risorse non arrivano a coprire l’intera somma quindi ci affidiamo al buon cuore della popolazione di Malegno affinché, con tanto buon senso, recepisca il messaggio. 

Ed infine cosa dire ai magnifici volontari che operano al Centro: sono persone che nel silenzio e nella discrezione, donano tempo, risorse ed energie a chi si trova in condizione di fragilità. Forti nel nostro impegno, consapevoli del nostro ruolo, rispettosi della dignità di ogni persona, ma soprattutto attenti alle richieste ed esigenze degli anziani, sapremo affrontare con coraggio, umiltà ed intelligenza ogni servizio, ogni urgenza e ogni forma di aiuto a salvaguardia e garanzia del nostro insostituibile futuro. 

Per il consiglio Avam

Luigi Baffelli

Pescatori

Con grande piacere, stiamo cercando di ri-organizzare l’Associazione Pescatori a Malegno, già esistente, ma purtroppo da anni accantonata. La nuova Associazione sarà attiva dal prossimo anno e cercherà di far avvicinare ed appassionare grandi e piccoli a questo “travolgente“ sport . Ringraziamo anticipatamente il Comune, e tutti coloro che daranno la disponibilità per ricreare il nuovo gruppo, che già da mesi sta lavorando per una buona riuscita. 

La Nuova Associazione Pescatori Malegno

Carabinieri

Domenica 22 novembre 2015, l’Associazione Naz. Carabinieri di Malegno, ha festeggiato la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, la patrona dell’Arma dei Carabinieri, con una bella cerimonia, allietata della Banda musicale di Malegno e con la partecipazione di Autorità militari e civili, colleghi in servizio e appartenenti alle altre sezioni A.N.C. di ValleCamonica e rappresentanti delle altre associazioni di Malegno. 

Dopo il ritrovo presso il centro anziani, ci siamo diretti al cimitero, dove, supportati dai ragazzi e insegnanti delle scuole di Malegno, raccolti in un momento di riflessione, davanti alla lapide dedicata a tutti i Carabinieri, per non dimenticare, coloro che ci hanno passato la fiamma della fedeltà e della pace, poi abbiamo proseguito alla volta del monumento ai caduti dove abbiamo eseguito l’alzabandiera, un minuto di silenzio a ricordo delle vittime del terrorismo nel mondo e i discorsi ufficiali, la cerimonia è terminata con la celebrazione della SS. Messa. 

Un sentito ringraziamento ai soci dell’A.N.C., all’amministrazione comunale, agli insegnanti e studenti delle scuole, alle associazioni di Malegno e a tutte le persone che con il loro impegno hanno permesso la buona riuscita della nostra festa. 

Presidente Ass. Naz. Carabinieri – sez. Malegno

Simonetti Angelo

Viva vittoria

Oltre 20.000 moduli di maglia da 50X50, assemblati in 5000 coperte, frutto della creatività e dell’impegno di migliaia di donne che hanno sferruzzato per mesi mosse dalla stessa nobile causa: ribadire che le donne possono alzare la voce, ribellarsi alla violenza e da vittime diventare le artefici del loro destino. È questo “Viva Vittoria, una vera e propria opera d’arte relazionale che ha dato vita ad una grande coperta che ha ricoperto Piazza Vittoria a Brescia in occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne. 

A formare questo immenso tappeto di lana multicolore c’erano coperte provenienti da tutta Italia (e non solo) e anche Malegno ha voluto dare il suo piccolo ma grande contributo. 

Ogni venerdì pomeriggio presso l’Avam un gruppo di donne si sono incontrate, hanno lavorato, chiacchierato, si sono divertite e… punto dopo punto, gomitolo dopo gomitolo, hanno realizzato ben 229 coperte!!! Un traguardo eccezionale che deve riempire d’orgoglio il nostro paese perché” coprire” significa “prendersi cura” e Malegno ha saputo raggiungere questo grande obiettivo di solidarietà. 

Grazie a tutte le nostre donne, donne belle, sorridenti, divertenti, forti, piene di bontà e di voglia di fare: siete un esempio per la nostra comunità e siete riuscite con le vostre 229 opere d’arte a renderci consapevoli che insieme tutto è possibile. Malegno dice no alla violenza alla donne. 

Dayana Simonetti 


Riceviamo un interessante articolo sull’iniziativa di Viva Vittoria da parte del presidente dell’ A.V.A.M., Luigi Baffelli, ma per motivi di spazio non possiamo inserire il testo completo. Ci teniamo però a citare alcune delle frasi più significative dello scritto:

“ Il venerdì pomeriggio era uno spettacolo osservare tante donne al lavoro, le quali, oltre alla serenità contagiosa, regalavano uno stupendo sorriso, quel sorriso che rinnova il coraggio, quel sorriso semplice, luminoso e gratuito, che non delude mai. 

Forte di questa esperienza, credo necessario studiare e programmare, per il prossimo futuro, altre iniziative e modelli originali per coagulare energie fresche per beneficiare il Centro Anziani di partecipazione, di uomini e di idee, ma anche per dare un’immagine consistente della nostra realtà associativa. 

Una coperta di lana, fatta a mano, oggi non fa più notizia e pochi se ne accorgono, ma prego il lettore di ricordare ugualmente, con simpatia e con ammirazione, quelle orgogliose signore che, con un vero, grande e disinteressato atto di generosità hanno operato come “volontarie contro la violenza”.

Il presidente 

Luigi Baffelli

Malegno ci appartiene

Il gruppo nasce per recuperare gli spazi - non solo verdi - del paese, cercando di coinvolgere la maggior parte delle persone possibile nel processo e di rivitalizzare quei luoghi che nonostante la loro centralità, bellezza e particolarità, vengono trascurati e dimenticati. 

 In questa ottica fino ad ora sono stati eseguiti alcuni lavori: 

  • parcheggio della Pesa di via Lanico: scrostato e dipinto il muretto e creato turni di pulizia con i commercianti limitrofi; 
  • piantumazione di 2 melograni e recupero di 2 piccole aiuole di via Fontana; - recupero azalee già presenti nella piazzetta della chiesa vecchia, pulizia patina su granito, costruzione di 2 panchine in legno e ferro, ripristino illuminazione e pulizia del vano sottostante il campanile; 
  • in piazza Casari, sistemazione fioriera, costruzione di telai in bambù, posizionamento di 2 gelsomini nelle aiuole e ripristino di vasi e piante sopra l’arco delle residenze fronte via Piazzuola; 
  • pulizia finestre delle Fucine e sistemazione di alcuni vasi con felci ed edera. 

Come si capisce, i lavori sono di genere diverso tra loro e hanno richiesto aiuti, materiali e competenze molteplici. 

È stata riscontrata una generosa disponibilità nelle persone chiamate in causa, che si sono dimostrate molto interessate alle iniziative organizzate per presentare il gruppo e le opere svolte: Piazza Casari con l’aperitivo e la Piazzetta della Chiesa Vecchia con la mondolata sono state centro di un folto ritrovo di cittadini.

Il messaggio che questo gruppo vorrebbe dare è che ognuno di noi, tramite piccoli gesti o impegni come prendersi cura di uno spazio trascurato vicino casa propria, può contribuire a rendere più bello il nostro Paese.

Chi volesse partecipare alle attività del gruppo, può farlo in qualsiasi momento ed in qualsiasi forma: se qualcuno avesse piante o arredi da giardino che non volesse o potesse più tenere, può donarli, oppure si può dare una mano con piccoli lavori di ogni tipo. Contattateci in Comune. 

 Il gruppo “Malegno ci appartiene - Mettete dei fiori sui Vostro Balconi”.

Appuntamento con la memoria per non dimenticare, una giornata insieme a fondotoce

Il gruppo E20 Malegno e l’A.N.P.I. Vallecamonica, sabato 11 aprile 2015, hanno organizzato una visita in Valle Ossola, alla quale hanno partecipato parecchie persone. 

Giunti a Domodossola, il nostro gruppo è stato ricevuto dalle Autorità locali nella sala del Consiglio Comunale, sala storica della Repubblica d’Ossola, dove ci attendevano anche alcuni partigiani della Resistenza antifascista. 

Domodossola è una cittadina di circa 18.000 abitanti in provincia di Verbania. Il territorio del Verbano-Cusio-Ossola è incuneato nella Svizzera, alla quale è collegato da linee ferroviarie e valichi alpini facilmente accessibili. Questa posizione geografica ha facilitato il sorgere dei primi nuclei della Resistenza, dopo il proclama di armistizio dell’8 settembre 1943, e le Valli Ossolane furono teatro di un’intensa attività partigiana, cui la popolazione offrì aiuto, supporto ed assistenza. 

L’8 settembre del 1944 i partigiani attaccarono le truppe fasciste di stanza a Domodossola, le sconfissero e le scacciarono. Il 10 settembre 1944 fondarono la prima Repubblica Partigiana dell’Italia del Nord, che durò fino al 23 ottobre. In poco più di un mese la Repubblica dell’Ossola fu in grado di affrontare non solo le contingenze imposte dalla guerra, ma anche di darsi un’organizzazione articolata. Infatti venne istituita una Giunta Provvisoria di Governo con Commissari addetti all’amministrazione civile e venne anche adottata una Bandiera Tricolore (rossa-verde-azzurra) in omaggio a tutte le formazioni partigiane che avevano partecipato alla liberazione e alla difesa del territorio. 

 Tutte le leggi ed i corpi militari fascisti vennero sciolti in soli due giorni, ma la Repubblica di Salò reagì tagliando i rifornimenti all’intera Valle, che fortunatamente riuscì ad ottenere l’aiuto della Svizzera. Però il 10 ottobre 1944 i fascisti attaccarono con 5.000 militari e, dopo aspri scontri, il 23 ottobre riconquistarono tutto il territorio. Gran parte della popolazione si rifugiò in Svizzera, impedendo così le rappresaglie minacciate dai fascisti. 

La visita è continuata poi a Fondotoce, al Parco della Memoria e della Pace ed alla Casa della Resistenza. In questo luogo il 20 giugno del 1944 giunse “una macabra processione” di 43 persone, soprattutto giovani, arrestati in Valgrande durante un rastrellamento. I giornali del tempo raccontano che “il viaggio venne fatto in autocarro e ad ogni raggruppamento di case i prigionieri venivano fatti scendere e sfilare davanti alla popolazione, recando il cartello Sono questi i liberatori d’Italia o sono i banditi? Giunti a destinazione furono obbligati a sdraiarsi per terra e tre alla volta passarono sotto le raffiche del plotone d’esecuzione. Fra loro c’era anche una donna”. Miracolosamente Carlo Suzzi, pur ferito, riuscì a sopravvivere e si mise in salvo aiutato dalla gente del posto. Guarito, tornò poi fra i partigiani con il nome di battaglia “Quarantatrè”. Questa fucilazione di massa fu forse una vendetta per 40 fascisti catturati, ma non uccisi. 

In questo parco un’alta croce, simbolo di sacrificio, domina il lungo muro (inaugurato da Sandro Pertini nel 1964), dove sono incisi oltre 1.200 nomi di partigiani caduti. Davanti alla croce è situata un’urna di granito contenente ceneri umane provenienti dal campo di sterminio di Mauthausen. A lato del muro c’è una lapide con i nomi di cittadini ebrei trucidati dai nazisti sulle sponde del Lago Maggiore nel settembre 1943. Sempre nel parco sono collocate una scultura in rame, donata dai partigiani sovietici della Georgia, a testimonianza dell’unità internazionale nella lotta al nazifascismo, un monumento dedicato ai militari italiani internati in Germania, un ulivo della pace piantato nel 2000 dall’ambasciatore israeliano come auspicio di pace e il monumento alla donna per ricordarne il ruolo prima, durante e dopo la Resistenza. Anche la visita all’interno del Museo situato al centro del Parco è stata molto interessante. Qui sono conservati documenti vari e c’è una fornita biblioteca relativa alla storia contemporanea, con prevalente attenzione alla storia del 900 e alla Resistenza in Italia e negli altri paesi europei. Scopo principale dell’Associazione che gestisce il Museo e il Parco è quello di far conoscere la storia della Resistenza locale e di far capire il significato universale di pace e di fratellanza fra i popoli. 

La visita si è conclusa nella Sala della Costituzione, dove sono scritte parole chiave relative ai principi fondamentali. Questa sala, per l’allestimento originale e coinvolgente, provoca un impatto emotivo molto forte, che fa pensare al discorso che Pietro Calamandrei fece ai giovani il 26 gennaio 1955 a Milano: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità della Nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la Costituzione”. 

Questa visita, come altre effettuate negli anni scorsi a Marzabotto e a Sant’Anna di Stazzema, è stata di notevole interesse e molto utile per ricordare e riflettere, ma anche per confrontarci, conoscerci e rafforzare le amicizie.

Commissione giovani al lavoro…

Il 2015 ha visto per la prima volta all’opera la commissione politiche giovanili e sport che, nel corso dell’anno, ha saputo organizzare ben due appuntamenti importanti. Il primo si è tenuto a maggio, in occasione del festival Abbracciamondo: una serata dedicata ai temi dell’hip-hop e dell’integrazione con un ospite d’eccezione, Amir Issaa, rapper romano nato da madre italiana e padre egiziano, che ha parlato del potere che nasce dal mescolare parole e culture diverse. Il secondo appuntamento si è tenuto invece a giugno, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente ed ha visto come protagonisti gli alunni delle scuole medie che, accompagnati dai giovani del paese, hanno ripulito dai rifiuti due zone di Malegno. 

Oltre a questi due eventi, la commissione ha inoltre collaborato con le associazioni per appuntamenti come la notte bianca, la Malegno-Borno e la marcia antirazzista per la quale ha registrato anche un video in ricordo di Alex Domenighini e del progetto di micro-accoglienza diffusa. Lo stesso video potrete trovarlo a partire dalla fine di dicembre sul nuovo canale youtube del Comune di Malegno. L’ultimo appuntamento con le politiche giovanili è fissato per il consiglio comunale di dicembre (la data sarà collocata, probabilmente, tra Natale e capodanno); in quell’occasione verrà consegnata a tutti i maggiorenni del paese la Costituzione italiana e l’invito a partecipare, a partire dal 2016, alle riunioni della “commissione politiche giovanili e sport”. L’iniziativa vuole sì responsabilizzare i ragazzi sul loro ruolo all’interno del paese, ma al tempo stesso dare a loro la possibilità di partecipare attivamente all’organizzazione di eventi, iniziative ed appuntamenti dedicati ai più giovani. 

Dario Pezzoni

Che esperienza

È ormai passato un anno ed è stato come una schioppettata. Vedere che qualche obbiettivo del programma elettorale si è già realizzato è bello. I vari bandi per reperire fondi sono stati vani, però qualche privato si è messo in moto per dare lustro ai terreni che avevamo individuato, complimenti ai fautori. Un plauso va anche al “Popolo dei Sentieri”, si è riportato alla luce il viale che dalla “Goia de Menolf” attraversando la Guna arriva al prato del Col de L’Oca, non è bello, ma lo si può definire (senza esagerare) “l’ottava meraviglia del mondo”. Anche quello che parte dalla Santella “De nidu’”e arriva, passando dai vak, in fondo alla “Canal” è diventato di nuovo praticabile. Niente da invidiare alle Dolomiti e al così decantato TRENTINO. Ringrazio a pieni polmoni tutti i ragazzi che hanno partecipato alla fatica!! 

A breve (più o meno) verrà approntata anche una cartina con le segnalazioni opportune. Per realizzare uno dei nostri progetti più importanti abbiamo bisogno di trovare a Malegno uno o più Partner ambiziosi, inseriti nel mondo agricolo, o qualche ragazza o ragazzo che stia frequentando la scuola del Settore che abbia l’ardire di preparare un “progetto” che valorizzi il territorio e i prodotti che il nostro paese offre e offrirà in futuro e che dia la possibilità di sfruttare le proprietà comunali creando così in questo periodo, che dicono “Di Crisi” , una diversa possibilità di vivere. 

Viva il passato di Malegno

Viva il futuro di Malegno

Joe Montanelli

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Ultimo aggiornamento
07 dicembre 2023