Il Mosaico - Anno 2025 - 1

Data:

17 luglio 2025

Notiziario a cura dell'Amministrazione Comunale di Malegno per l'anno 2025

IL SINDACO: Non c’è acqua da perdere!

Nel nostro primo anno di mandato abbiamo iniziato a porre l’attenzione su diverse tematiche che coinvolgono il territorio di Malegno, la più delicata e difficoltosa è stata la partita legata alla gestione del servizio del ciclo idrico integrato delle acque. Fin dai primi giorni, successivi al nostro insediamento, la questione della gestione dell’acqua è stato un tema costante, presente quotidianamente sulle scrivanie degli uffici comunali, con problematiche annose, alle quali bisognava cercare di porre rimedio. Quando si parla di ciclo idrico integrato si pensa semplicemente all’acqua che fuoriesce dai rubinetti delle nostre case o dalle diverse fontane pubbliche presenti nel nostro paese, ma in realtà la questione è più articolata e riguarda tutto un insieme di azioni legate alla risorsa idrica. Si parte dalla captazione dell’acqua presso la sorgente di Santa Cristina situata in Comune di Lozio, l’acqua deve poi essere accumulata e depurata ai fini della potabilità prima di venire distribuita all’interno della rete dell’acquedotto comunale. Infine, l’acqua una volta utilizzata deve essere recuperata, collettata nella rete fognaria ed infine depurata prima di poter procedere nuovamente all’immissione in natura, ovvero nei corsi d’acqua. Tra le problematiche principali, quella più preoccupante e non procrastinabile, è la situazione delle reti idriche e fognarie di Malegno che purtroppo non godono di buona salute, questo a causa del fatto che i sottoservizi del nostro paese hanno iniziato a manifestare la loro vecchiaia. Da qui la necessità di fare tutta una serie di valutazioni sia tecniche sia economiche per poter iniziare a mettere mano all’ammodernamento e sostituzione di queste reti. Un dato su tutti, che può aiutarci a comprendere l’attuale grave situazione in cui versa il nostro acquedotto: teniamo conto che per le necessità dell’abitato di Malegno l’acqua necessaria a soddisfare i bisogni idrici è calcolata in circa 15 litri/secondo prelevati in sorgente a Lozio, in realtà nei mesi di marzo/aprile 2025 questo dato è stato più che raddoppiato in quanto le rilevazioni hanno certificato una captazione in sorgente di ben 33 litri/secondo di acqua. Ovvero vuol dire che ad oggi più della metà dell’acqua che preleviamo viene dispersa nella rete idrica del nostro paese ancor prima di raggiungere le nostre case e la problematica è riscontrabile da tutti dalle diverse decine di perdite e rappezzi del manto stradale disseminati nelle vie di Malegno. Fin dalla scorsa estate abbiamo iniziato a intrattenere incontri e colloqui sia con l’ATO di Brescia, sia con la società SIV, che da anni gestiva la risorsa idrica di Malegno, al fine di programmare interventi mirati per riportare alla normalità la situazione, ma la situazione delle nostre reti è il Sindaco Non c’è acqua da perdere! talmente grave che né la società SIV né le casse comunali erano in grado di far fronte a questa situazione. Da qui la necessità di individuare un nuovo soggetto gestore che potesse avere sia la forza economica sia operativa di garantire un servizio a livelli ottimali del ciclo idrico integrato per Malegno. Abbiamo voluto condividere con la cittadinanza nell’assemblea pubblica del 12 aprile la nostra volontà di invertire la rotta e mettere mano a questo problema e nel consiglio comunale del 18 aprile abbiamo deliberato di affidare dal 1° maggio 2025 la gestione dell’intero ciclo idrico integrato ad Acque Bresciane S.R.L., società totalmente pubblica, nata nel 2017 per gestire il servizio idrico integrato come società in house della Provincia di Brescia. Crediamo che l’ammodernamento delle reti e la riduzione degli sprechi siano indispensabili per rispondere al cambiamento climatico in atto e alla disponibilità sempre più limitata della risorsa acqua. L’acqua è e sarà un bene sempre più prezioso. L’accesso ad un’acqua sicura e di qualità è un diritto di tutti e deve essere garantito anche alle generazioni future. Questo potrà avvenire unicamente tutelando le risorse naturali, adottando un approccio integrato e mirato alla valorizzazione dell’acqua dal suo prelievo fino alla reimmissione nell’ambiente tramite il miglioramento ed efficientamento dei processi, la riduzione delle perdite, il disinquinamento delle acque reflue, il risparmio idrico e il riuso delle acque depurate. Sindaco di Malegno Matteo Furloni

NEWS - Il punto sui conti del Comune: approvato il Rendiconto di Gestione 2024

Con l’approvazione del Rendiconto 2024, nel Consiglio Comunale del 29 aprile scorso, si è chiuso il primo bilancio post-elezione. Sebbene si tratti di un documento che in parte riflette scelte della precedente amministrazione, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione economico finanziaria dell’Ente. L’avanzo di amministrazione è risultato pari a 489.432,13 Euro; al netto delle quote accantonate per legge e di quelle vincolate per impegni di spesa già previsti, l’avanzo disponibile ammonta a 159.896,17 Euro. Un dato positivo ma inferiore rispetto agli ultimi anni, principalmente a causa del parco fotovoltaico, danneggiato della grandinata di luglio 2023 e rientrato in funzione nel novembre scorso. Se infatti, grazie all’indennizzo assicurativo e ai contributi ricevuti è stato possibile finanziare integralmente il rifacimento dell’impianto, meno fortunata è stata la copertura della mancata produzione; l’indennizzo assicurativo ha sopperito solo in parte alle mancate entrate rilevate nei 15 mesi di fermo impianto; la stima è che l’effetto negativo si aggiri intorno ai 300 mila Euro di minori entrate comunali (da suddividere tra 2023 e 2024). A metà maggio la partita si è poi chiusa con la stipula della nuova polizza assicurativa, elemento fondamentale per gestire i rischi futuri; sebbene il costo della copertura sia più che triplicato, si è trattato di un traguardo positivo vista la grande difficoltà nel trovare compagnie che fossero anche solo disposte a presentare una quotazione. L’esperienza vissuta da un lato ci ha fatto toccare con mano quanto importante sia per i conti del Comune il contributo del parco fotovoltaico (insieme alla centralina idroelettrica), dall’altro ci ha spinto a guardare al futuro; si avvicina il 2031, anno in cui terminerà l’agevolazione della tariffa incentivante con conseguente riduzione delle entrate correnti; nei prossimi anni avvieremo riflessioni per cercare di ridurre al massimo l’impatto sui cittadini. Tornando ai numeri di bilancio 2024, diamo qualche dato sintetico sulla gestione corrente: il saldo del 2024 è positivo per 143 mila Euro (2,05 milioni di Euro di entrate correnti contro 1,91 milioni di Euro di spese); sottraendo anche la quota di rimborso prestiti, residuano circa 41 mila Euro. Le entrate correnti sono state realizzate per il 38% attraverso imposte e tasse (IMU, addizionale IRPEF e TARI), per il 44% attraverso entrate extratributarie (principalmente vendita di energia elettrica prodotta dai vari impianti, oltre alla quota di indennizzo assicurativo già citata) e per il 18% da trasferimenti statali. Per quanto riguarda le spese, merita una menzione particolare l’illuminazione pubblica, costata nel 2024 circa 57 mila euro tra utenze e manutenzioni ordinarie; per il 2025 sono attesi i primi risparmi derivanti dalla sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con lampade led a basso consumo. Va rimarcata l’importanza dell’investimento, integralmente finanziato con risorse di Regione Lombardia e del Ministero dell’Interno perché, al pari degli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici fatti negli anni passati, porterà nel tempo un risparmio sulle spese correnti (minor consumo di energia stimato pari al 50%, corrispondente a circa 15 mila Euro l’anno) liberando capacità di spesa. Angelo Domenighini

SPORT - Malegno-Malegno 2025: la corsa degli Asini

Un insolito clima autunnale ha accolto i 270 iscritti che quest’anno hanno popolato le strade di Malegno per la storica Malegno-Malegno, che da anni ormai viene riproposta dall’Atletica CiMa. Il percorso, però, a causa di problemi di dissesto idrogeologico, è stato stravolto, portando (per la gara degli adulti) a una versione più corta, ma altrettanto impegnativa ed apprezzata.

La manifestazione, che ha rallegrato le vie del nostro paese, è iniziata con le competizioni per i più piccoli, che hanno sfruttato le strade del centro storico per sfidarsi a suon di allunghi e sprint. È stato bello vedere la popolazione, interessata e partecipe, assistere a questo evento, e vedere anche un po’ di sano colore e allegria in una giornata che definire uggiosa sarebbe stato un eufemismo.

Poi è arrivata l’ora della competizione per gli adulti che, partendo dall’oratorio, si sono indirizzati verso via Fontana, per poi dirigersi verso Lozio, svoltare nel bel parco di Pedena e ridiscendere da Carnì, tornando in paese. Un percorso di 6 km e mezzo, molto nervoso e di natura variegata: dall’asfalto iniziale, al ciottolato, al misto terra e prato. Insomma, una gara veramente completa. Il terreno umido e scivoloso non ha frenato gli atleti in gara, con Simone Toini che ha infranto il muro dei 27 minuti per vincere la gara, mentre l’inossidabile Stefania Cotti Cottini si è aggiudicata la classifica femminile, chiudendo in 31’ 49’’.

Questa edizione è stata indubbiamente quella più frizzante, grazie anche a un imprevisto che ha visto protagonisti degli equini davvero speciali. Per chi non lo sapesse, quest’anno due asini, spaventati dall’accorrere dei concorrenti, hanno superato il recinto dove erano alloggiati e hanno deciso di seguire i corridori.

Gli animali, nonostante il poco allenamento, si sono comunque ben difesi, piazzandosi tra i primi 20 (e primi della categoria equini), anche se poi sono stati squalificati per mancata iscrizione. Siamo certi che, però, nella prossima edizione, con l’adeguato allenamento, non potranno che migliorare.

La loro partecipazione, sebbene insolita, non ha rovinato l’atmosfera della festa, ma anzi ha contribuito a renderla ancora più unica e divertente. Non è da tutti vedere asini che corrono tra gli atleti!

Terminata la gara, dopo un accogliente rinfresco, si sono svolte le premiazioni che hanno visto susseguirsi gli atleti di tutte le categorie sul podio debitamente allestito. Un ringraziamento particolare a tutta la popolazione di Malegno che ha accolto con calore e passione la manifestazione, nonostante abbia creato qualche piccolissimo disagio con la chiusura temporanea di alcune strade per consentire il transito in sicurezza degli atleti.

Ci piace anche sottolineare che il movimento del running è in continua espansione. In questi ultimi anni abbiamo visto la nostra piccola società (l’Atletica CiMa) aumentare in maniera esponenziale il numero di partecipanti.

E non stiamo parlando soltanto di “corridori”, ma anche di chi decide di dedicare un po’ del proprio tempo a un’attività (che può essere la corsa o la camminata) condivisa e salutare. Ricordiamo che non è una casualità che la parola sport sia spesso associata a salute. Una corretta attività fisica contribuisce al benessere fisico, ma anche mentale, e costituisce un vero e proprio pilastro per il benessere completo della persona. Attualmente abbiamo 150 atleti che hanno deciso di iscriversi alla nostra società: un risultato che va oltre ogni più rosea previsione e che ci riempie di orgoglio e responsabilità.

Se il trend continuasse, le future edizioni della Malegno-Malegno saranno sempre più affollate e competitive, ma anche più unite e festose. Abbiamo ancora tanti progetti in cantiere e siamo determinati a non fermarci qua.

Ogni anno è un’opportunità per migliorare, crescere e portare nuovi stimoli alla nostra piccola, ma dinamica, comunità sportiva.

Mario Martinazzi

EVENTI - Malegno e i 50 anni del FAI: quando la bellezza si fa comunità

Ci sono luoghi che sanno parlare. Non lo fanno a voce alta, ma con la grazia delle pietre antiche, dei portoni socchiusi, dei nomi incisi su una lapide. Luoghi che aspettano solo di essere ascoltati. È quello che è accaduto a Malegno durante le Giornate FAI di Primavera, in un anno speciale: il cinquantesimo anniversario del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano.

Infatti, questi racconti che non si limitano a incantare gli occhi, ma entrano nel cuore e cambiano lo sguardo con cui osserviamo il mondo: è la bellezza coltivata, custodita e condivisa dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – che nel 2025 festeggia cinquant’anni di impegno nella tutela del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un anniversario importante, che si è intrecciato con forza e calore all’esperienza vissuta a Malegno durante le Giornate FAI di Primavera.

In questa occasione, la cultura non è rimasta chiusa nei libri o dentro le stanze dei musei. È uscita per strada, ha varcato i cortili, ha attraversato le chiese, è entrata nelle case e, soprattutto, ha toccato le persone. Perché Malegno non ha solo “aperto” i suoi luoghi: ha aperto se stesso, con generosità e orgoglio.

Il merito va anche a una amministrazione comunale attenta e lungimirante, che ha saputo cogliere in questa iniziativa un’occasione preziosa per presentarsi alla Valle Camonica e ai visitatori venuti da lontano, ma anche una opportunità per rafforzare il legame tra i cittadini e il loro patrimonio. Grazie alla collaborazione e alla cura di tanti, è nato un percorso che ha dato voce a spazi spesso dimenticati e ha rivelato quanta bellezza fosse già lì, sotto gli occhi di tutti. La vera magia, però, è avvenuta nei volti e nei gesti dei volontari sia malegnesi che provenienti dalla Valle: in chi ha imparato a raccontare una storia, a prendersi il tempo di ascoltare, a restituire valore a ciò che sembrava scontato. Per molti, è stato un viaggio dentro il proprio paese, ma anche dentro se stessi. Un’esperienza formativa profonda, che ha unito conoscenza e cuore, consapevolezza e partecipazione.

Dal silenzio delle Chiese di Sant’Andrea e di Santa Maria al Ponte, al fascino nascosto di Casa Nobili, dalla forza evocativa dell’archivio degli Esposti fino ai sentieri della memoria tra i monumenti e le lapidi del cimitero o nelle pietre del borgo, ogni tappa è stata un incontro. Con la storia, con la bellezza, con la comunità. In questi cinquant’anni, il FAI ha insegnato che la bellezza non è solo qualcosa da proteggere: è un bene da condividere, da capire, da far crescere insieme. E Malegno lo ha dimostrato con semplicità e passione, ricordandoci che prendersi cura dei luoghi significa, in fondo, prendersi cura gli uni degli altri.

In un tempo che spesso ci fa dimenticare da dove veniamo, queste Giornate ci hanno riportato al centro. Là dove tutto comincia: tra la gente, nei paesi, nella memoria viva delle cose vere.

Alessandra Giorgi

Capo Gruppo FAI Valle Camonica

EVENTI - Giornate FAI di Primavera

Le giornate FAI a Malegno, non si sono svolte solo il 22 e il 23 marzo, bensì molto prima. Sono nate all’incirca nei due mesi precedenti, mesi che sono serviti per la preparazione, si sono svolti i sopralluoghi, c’è stato lo studio e la formazione che hanno permesso la realizzazione di queste due giornate. Si è trattato, dunque, di un impegno significativo, fortemente voluto e promosso dall’amministrazione con l’obiettivo di aprire il paese alla cultura e alla valorizzazione di siti mai aperti al pubblico in precedenza, oppure ritenuti scontati perché parte del quotidiano passaggio.

Tale impegno è stato pienamente ripagato dall’entusiasmo e dalla partecipazione dei bambini e dei ragazzi, i quali, nella mattinata di sabato, hanno avuto l’opportunità di scoprire questi luoghi grazie a un’apertura straordinaria riservata esclusivamente a loro. Altrettanto significativo è stato il contributo dei volontari di Malegno, che hanno assunto il ruolo di narratori e banchettisti, mostrando una realtà vivace sotto la guida ben organizzata dei volontari già appartenenti alla famiglia FAI , una macchina efficiente di persone desiderose di promuovere la bellezza del territorio.

Possiamo solo ringraziare ognuno di loro per essersi messi in gioco e aver portato il loro contribuito!!!

Un ringraziamento particolare va soprattutto alle persone che hanno popolato Malegno durante questi eventi, mettendosi pazientemente in coda per visitare i siti proposti, con piacere e contentezza.

È stato un lavoro di squadra, basato sulla coordinazione e sulla collaborazione, e il risultato ottenuto ci ha lasciato profondamente soddisfatti.

Che bello vedere il nostro paese così vivo e partecipe in un contesto culturale!

Grazie a tutti

Giovanna Panteghini

COMUNITÀ - Parco giochi senza senso: concorso crea la filastrocca del parco giochi inclusivo del tuo paese

"PARCO GIOCHI SENZA SENSO" nasce dall’esperienza diretta e dalle emozioni vive delle bambine e dei bambini della classe 1^ della Scuola Primaria di Malegno.

Ognuno di loro sa cos’è un parco giochi, ma come questo possa essere “per tutti” bisognava vederlo, toccarlo, riflettere e viverlo. Ecco perché, dopo esserci recati al parco giochi comunale inclusivo, insieme si è osservato, toccato e pensato come i giochi presenti, gli arredi e la posizione potessero essere fruibili da tutti.

Piccoli, grandi, giovani o anziani, con difficoltà o atleti, singoli o a gruppi, tutte le persone possono accedervi, riposare, incontrarsi, chiacchierare e divertirsi. Per concretizzare i pensieri è stata indispensabile una “bella giocata”, corredata da tante voci festose!

Serviva però soffermarsi ancora su un elemento che fa del parco giochi un luogo speciale per tutti: la creatività. Sì, perché un parco giochi inclusivo offre lo spazio adeguato ad ognuno per fantasticare, “trasformarsi e trasformare la realtà”, gioire di tutto ciò.

In classe, lavorando prima a piccoli gruppi poi collettivamente, i pensieri di tutti sono stati presi in considerazione, rielaborati su carta, stravolti e sconnessi per creare, con un linguaggio semplice e rispettoso di tutte le peculiarità, una filastrocca giocosa. I disegni realizzati a più mani hanno poi dato un tocco di colore.

Il risultato ottenuto racconta come talvolta, il “senza senso” dei bambini sappia davvero includere ciò che rende caratteristica ogni persona, il che a sua volta può arricchire ognuno di noi.

Classe 1 della Scuola Primaria di Malegno e le sue maestre

SCUOLA - Viaggio alla scoperta del fiume Oglio

“Viaggio alla scoperta del fiume Oglio”: questo è stato il tema del nostro progetto, perché viaggiare…

  • Sottintende la ricerca di una giusta motivazione per lasciarsi alle spalle incertezze e timori iniziali;
  • Implica il lasciarsi coinvolgere in esperienze impreviste e conoscenze inattese;
  • Porta, al termine del percorso, ad una nuova visione del mondo e, per quanto ci riguarda, ad una nuova visione di un luogo, anche se in quel luogo eravamo già stati tante altre volte.

Così, con impegno ed entusiasmo, durante il periodo primaverile, ci siamo più volte recati sulle rive dell’Oglio e, con l’aiuto di un biologo esperto in ittiologia, abbiamo osservato da vicino flora fauna ed ecosistemi fluviali, abbiamo studiato le specie ittiche presenti, abbiamo prelevato alcuni campioni e analizzato alcuni parametri delle acque del fiume, ci siamo impegnati nell’individuazione di buone pratiche di rispetto dell’ambiente fluviale. In collaborazione poi con l’Associazione Pescatori di Malegno, volontari associati alla FIPS, guardie fluviali, l’Associazione pesca sportiva di Darfo, l’ Associazione FLY club Valle Camonica, abbiamo conosciuto le principali norme che regolano la pesca sul nostro fiume e abbiamo sperimentato la pratica di pesca catch and release e la tecnica di costruzione di esche artificiali con amo privo di ardiglione.

In questo modo, noi di classe quinta, simpatici e accoglienti sì, ma spesso rumorosi, non sempre calmi e quieti, a volte un po’ monelli… ci siamo riscoperti, in queste attività, alunni interessati, preparati, dinamici e impegnati (wow! ), pronti a proteggere oggi e in futuro il nostro caro Oglio!

Classe 5^ della Scuola Primaria di Malegno e insegnanti

AMBIENTE - Giornata del Trapianto del Carciofo di Malegno - 15 marzo, località Caladò

Il 15 marzo, in località Caladò, si è svolta un’altra giornata dedicata alla promozione del carciofo di Malegno. L’evento ha attirato agricoltori, appassionati e curiosi provenienti da diverse parti della Vallecamonica, desiderosi di apprendere di più su questa tradizione agricola e sulle tecniche di coltivazione.

La giornata è iniziata con una parte introduttiva, durante la quale con vari interventi esperti agronomi di UNIMONT ed agricoltori malegnesi hanno illustrato le caratteristiche della pianta del carciofo di Malegno, evidenziato le peculiarità del terreno e del clima che hanno reso e rendono tutt’ora questa varietà così speciale.

Dopo la parte teorica, i partecipanti sono stati coinvolti in vere e proprie dimostrazioni pratiche di trapianto.

Grazie alla disponibilità di agricoltori esperti, sono stati mostrati i passaggi fondamentali per preparare il terreno, scegliere e trapiantare i carducci.

La mattinata si è conclusa con uno spazio aperto alle domande in cui l’argomento che ha creato maggiore interessesi è riguardo il futuro della coltivazione del carciofo e del ruolo che può avere nel rilancio dell’agricoltura locale.

È emersa la volontà di collaborare ulteriormente per preservare e valorizzare questa tradizione, promuovendo il carciofo di Malegno. A tale scopo erano stati preparati all’incirca 250 carducci disponibili per essere ritirati dagli interessati.

In sintesi, la giornata del 15 marzo in Caladò è stata un’altra tessera di un mosaico della cultura agricola locale, un momento di apprendimento e condivisione che ha rinvigorito l’interesse per il carciofo di Malegno, simbolo di una comunità legata alle proprie radici e alla sostenibilità.

Giulio Belotti

STORIE - 100 anni di Corbelli Clemente

Venerdì 13 giugno è stata una giornata speciale per tutta Malegno: abbiamo festeggiato i 100 anni del nostro concittadino Corbelli Clemente, che oggi è l’unico malegnese ad aver raggiunto questo straordinario traguardo.

Siamo profondamente orgogliosi di Clemente, che in un secolo di vita ha saputo rappresentare al meglio i valori, le radici e la storia della nostra comunità. La sua lunga giovinezza è motivo di grande ammirazione e riconoscenza per tutti noi.

I festeggiamenti si sono svolti presso il Centro Anziani, alla presenza del Sindaco, del gruppo AVAM e di tanti cittadini che, con affetto e allegria, hanno voluto rendere omaggio a Clemente e condividere con lui questo importante momento.

A lui vanno ancora una volta i nostri più calorosi auguri e un sentito grazie, da parte di tutta Malegno.

Giorgia Lo Bracco

Così non va! Non è più accettabile: i rifiuti non si abbandonano nei cestini del paese

A Malegno, da anni ormai, abbiamo la raccolta differenziata porta a porta.

Ogni famiglia ha a disposizione i contenitori per separare correttamente i rifiuti: carta, plastica, vetro, umido e secco. Un sistema comodo ed efficiente, pensato per rispettare l’ambiente e tenere il paese pulito.

Purtroppo, però, continuano a verificarsi comportamenti scorretti: sempre più spesso troviamo sacchetti di rifiuti abbandonati nei cestini pubblici del paese. Quei cestini servono solo per buttare piccoli rifiuti – come fazzoletti, scontrini o cartacce – non per buttare interi sacchi della spazzatura.

Questo comportamento è sbagliato per diversi motivi:

  • Rovina il decoro del nostro paese.
  • Rende difficile il lavoro degli operatori ecologici.
  • È un gesto di inciviltà verso chi rispetta le regole.
  • Può anche comportare sanzioni, perché si tratta di un atto illecito.

A Malegno la raccolta differenziata funziona e va rispettata.

Chi abbandona i rifiuti nei cestini pubblici non solo non fa la differenziata, ma danneggia l’intera comunità.

Chiediamo a tutti i cittadini senso civico e rispetto: usiamo i contenitori giusti, nei giorni giusti, e teniamo pulito il nostro paese.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17 luglio 2025